Gli autori raccontano l’esperienza di una ricerca-azione, svolta in ambito scolastico, promossa dalla Lega Italiana Lotta Tumori di Padova nell’ambito della prevenzione dei comportamenti alimentari "a rischio". Vengono tracciate alcune riflessioni sui presupposti teorici e sulle implicazioni metodologiche di un intervento che si rivolge ai gruppi-classe proponendosi di attivare le molteplici dimensioni - corporee, affettive, sociali - inevitabilmente ed evolutivamente implicate. Gli autori evidenziano l’importanza del setting gruppale e riflettono su alcune funzioni della co-conduzione. Viene proposta una riflessione sull’utilizzo delle immagini come "strumenti mediatori" che facilitano l’attivazione di un’area intermedia e creativa, arricchendo dal punto di vista libidico-emotivo le rappresentazioni co-costruite in gruppo. A fronte di una fragilità narcisistica sempre più diffusa e di una "parcellizzazione" che riverbera anche nei funzionamenti istituzionali, si evidenzia la centralità di un lavoro di integrazione tra corpo biologico e corpo affettivo, così come il valore di un rafforzamento delle reti sociali anche grazie ad un dialogo generativo tra psicoanalisi e campo sociale.
Keywords: Adolescenza, alimentazione, prevenzione, gruppi classe, corpo, immagini