Un laboratorio editoriale nella Milano del primo dopoguerra: l’esperienza della modernissima (1919-1932)

Titolo Rivista STORIA IN LOMBARDIA
Autori/Curatori Stefano Pinoli
Anno di pubblicazione 2016 Fascicolo 2015/2 Lingua Italiano
Numero pagine 28 P. 36-63 Dimensione file 386 KB
DOI 10.3280/SIL2015-002002
Il DOI è il codice a barre della proprietà intellettuale: per saperne di più clicca qui

Qui sotto puoi vedere in anteprima la prima pagina di questo articolo.

Se questo articolo ti interessa, lo puoi acquistare (e scaricare in formato pdf) seguendo le facili indicazioni per acquistare il download credit. Acquista Download Credits per scaricare questo Articolo in formato PDF

Anteprima articolo

FrancoAngeli è membro della Publishers International Linking Association, Inc (PILA)associazione indipendente e non profit per facilitare (attraverso i servizi tecnologici implementati da CrossRef.org) l’accesso degli studiosi ai contenuti digitali nelle pubblicazioni professionali e scientifiche

Nonostante il breve periodo di attività e le precarie condizioni economiche che ne caratterizzarono l’esistenza, la casa editrice Modernissima occupa un posto di primo piano nel panorama editoriale italiano del primo Novecento. In anticipo sul "decennio delle traduzioni", che avrebbe visto diversi editori nazionali accogliere nel proprio catalogo scrittori stranieri, questa piccola casa editrice cominciò sin dagli anni Venti a specializzarsi nella divulgazione della letteratura tradotta. L’autore intende dimostrare come nella scelta di questo orientamento un ruolo chiave ebbe il vicentino Gian Dàuli, direttore della Modernissima dal 1924; fu lui a scoprire e presentare in Italia un autore del calibro di Jack London, sino ad allora sconosciuto; e fu sempre lui a concepire un progetto ambizioso come la "Scrittori di tutto il mondo", prima collana italiana interamente dedicata alla letteratura straniera contemporanea. La collezione, pubblicata da Modernissima fra 1929 e 1932, suscitò interesse e curiosità fra gli intellettuali dell’epoca (persino Pavese si offrì di collaborare) pubblicando fra l’altro le prime traduzioni di Döblin, Schnitzler, Mann nonché degli americani Sinclair Lewis, McKay. Punto di riferimento per altri editori, che negli anni trenta l’avrebbero presa come modello, la "Scrittori di tutto il mondo" rappresentò un coraggioso tentativo di sprovincializzare la cultura letteraria italiana negli anni del fascismo;

Keywords:Gian Dàuli, storia dell’editoria, letteratura tradotta, americanismo, Rinascimento di Harlem, casa editrice Modernissima.

  1. Babini V. P. (2004), Il caso Murri. Una storia italiana, Bologna, Il Mulino.
  2. Baldini A. (1929), Prefazione, in Schnitzler A., La signorina Else, Milano, Modernissima, pp. 7-23.
  3. Benzing G.M. (2008), Un editore, un traduttore: il carteggio inedito tra Bemporad e Mario Benizng (1930-1935), Milano, Fondazione Arnoldo e Alberto Mondadori, pp. 43-48.
  4. Bernard E. (1997), What he did for the race: Carl van Vechten and the Harlem Renaissance, in «Soundings: An interdisciplinary journal», n. 4, pp. 531-542.
  5. Bidischini E., Musci L., a cura di (1996), Guida agli Archivi storici delle Camere di commercio italiane, Roma, Ministero per i beni culturali e ambientali, Ufficio centrale per i beni archivistici.
  6. Billiani F. (2007), Culture nazionali e narrazioni straniere. Italia 1903-1943, Firenze, Le Lettere.
  7. Caccia P. (2013), Editori a Milano (1900-1945): repertorio, Milano, FrancoAngeli.
  8. Id. (2013), Dàuli a Milano, alcune esperienze editoriali, in «La fabbrica del libro», n. 2, pp. 30-36.
  9. Id. (2014), La battaglia del libro, in «PreText», n. 2, pp. 76-83.
  10. Cecchetti V. (2013), Nalato Giuseppe Ugo, in Dizionario biografico degli italiani, vol. LXXVII, Roma, Istituto della Enciclopedia Italiana, pp. 663-665.
  11. Cooper W. F. (1997) Foreword, in McKay C., Home to Harlem, Lebanon, University Press of New England, pp. IX-XXVI.
  12. David M. (1966), La psicoanalisi nella cultura italiana, Torino, Bollati Boringhieri.
  13. Id. (1967), Pavese et Dàuli, in Associazione Alunni a cura di, Studi letterari, Pavia, Tipografia del libro, pp. 340-348.
  14. Id. (1983), Il caso Gian Dàuli in Folin A., a cura di, Il ritratto dell’italiano. Cultura arte istruzione in Italia negli anni Trenta e Quaranta, Venezia, Marsilio, pp. 19-24.
  15. Id. (1989), Gian Dàuli editore, traduttore, critico, romanziere, Milano, Libri Scheiwiller-Banca Popolare Vicentina.
  16. Decleva E. (1993), Arnoldo Mondadori, Torino, UTET.
  17. Id. (1994), La cultura sotto tutela, in Cova A., Rumi G., Vercellani V., a cura di, Milano durante il fascismo 1922-1945, Milano, Cariplo, pp. 11-44.
  18. Fabre G. (1998), L’elenco: censura fascista, editoria e autori ebrei, Torino, Zamorani.
  19. Ferrando A. (2013), Fonti inedite: l’archivio delle due traduttrici Liliana e Alessandra Scalero, in «La fabbrica del libro», n. 1, pp. 43-47.
  20. Gian Dàuli (1924), Prefazione, in London J., Il richiamo della foresta, Milano, Modernissima, pp. 5-29.
  21. Id. (1929a), Appendice, in London J. Il pianto di Ah Kim, Milano, Modernissima.
  22. Id. (1929b), Prefazione, in Thornton Wilder, Il ponte di San Luis Rey, Milano, Modernissima.
  23. Id. (1930), Prefazione, in Van Vechten C., Il paradiso dei negri, Milano, Modernissima, pp. VII-XIX.
  24. Giannetto C. (1995), Alberto Spaini germanista, Gorizia, Istituto Giuliano di storia,
  25. cultura, documentazione. Gigli Marchetti A. (2000), Le edizioni Corbaccio. Storia di libri e di libertà, Milano, FrancoAngeli.
  26. Giocondi M. (1978), Lettori in camicia nera. Narrativa di successo nell’Italia fascista, Firenze, D’Anna.
  27. Mangini G. (1997), Per il partito e per il mercato. L’attività editoriale di Giovan Battista Pirolini, in Gigli Marchetti A. e Finocchi L., a cura di, Stampa e piccola editoria tra le due guerre, Milano, FrancoAngeli, pp.45-125.
  28. Paolottino P. (1988), Storia dell’illustrazione italiana. Cinque secoli di immagini riprodotte, Bologna, Zanichelli.
  29. Pavese C. (1990), La letteratura americana e altri saggi, Torino, Einaudi.
  30. Prampolini C. (1929), Prefazione, in Vandercook J., Sua Maestà nera, Milano, Modernissima, pp. 7-14.
  31. Ramperti M. (1929), Prefazione, in Arlen M. Il cappello verde, Milano, Modernissima, pp. 9-20.
  32. Resoconto del processo, in Mariani M. (1920), Le adolescenti, Milano, Modernissima, pp. 147-170.
  33. Scarpari A. (2002), Le carte Gian Dàuli nella Biblioteca civica Bertoliana di Vicenza, in «La fabbrica del libro», n. 2, pp. 51-54.
  34. Spaini A. (1930) Prefazione, in Alfred Döblin, Berlin Alexanderplatz, Milano, Modernissima, pp. 7-30.
  35. Tonelli L. (1929), Prefazione, in Feuchtwanger L., Süss, l’ebreo, Milano, Modernissima, pp. 7-20.
  36. Tortorelli G., a cura di (1998), Gli archivi degli editori: studi e prospettive di ricerca, Bologna, Pàtron.

Stefano Pinoli, Un laboratorio editoriale nella Milano del primo dopoguerra: l’esperienza della modernissima (1919-1932) in "STORIA IN LOMBARDIA" 2/2015, pp 36-63, DOI: 10.3280/SIL2015-002002