Il gruppo di conversazione in SPDC ambisce a svolgere la funzione di pensiero intermedio tra i servizi di psichiatria e la comunità Calatina in cui ha luogo, tra il pensiero unico, rigido tipico del delirio, e la confusione destabilizzante. Il gruppo per i pazienti è come Prometeo, amico degli umani, che dona loro il fuoco, il pensiero e la memoria, è uno spazio di pensiero intermedio, prepara le persone con "indicibile sofferenza" a tollerare le contraddizioni della vita e la comunità ad accogliere senza troppo timore la diversità. L’obiettivo finale del gruppo è permettere che i partecipanti, tentando di dare un senso all’esperienza del ricovero, diventino soggetti agenti del proprio miglioramento e adattamento al contesto di vita. Questo è un gruppo a "doppia intermittenza": la partecipazione, anche fisica, è fluttuante, la sfida è trovare il filo di Arianna per uscire dal labirinto mentale e alleggerire il peso della mostruosa presenza di angosce soverchianti attraverso una conduzione che fascia le ferite. I componenti del gruppo, familiari, pazienti e operatori, creano un’atmosfera magica, romantica e mostruosa in cui emergono tutti i mali del mondo, ingiustizie, violenze, morte, stigma, come quando Pandora scoperchia il vaso chiuso da Prometeo.
Keywords: Pensiero intermedio, memoria, comunità, transfert multipli, mostruoso, speranza
Raffaele Barone, Oriana Moschella, Andrea Intilla, in "GRUPPI. Nella clinica, nelle istituzioni, nella società" 3/2015, pp. 67-73, DOI:10.3280/GRU2015-003008