La devianza minorile mafiosa ha esigui numeri e poca visibilità da non destare allarme sociale. Eppure è una devianza sommersa che si rinnova per discendenza e che attraverso l’investimento pedagogico operato sulle nuove generazioni si radica. Intervenire in questo segmento consente di riaprire le speranze di crescita di ragazzi ritenuti troppo silenziosi e difficili da trattare e di aggredire i fenomeni mafiosi nel loro nesso genealogico. A lontananze disagiate e disadattate ci sono bisogni di crescita trascurati o insoddisfatti, bisogni con i quali si può tentare un contatto. Rivolgersi ai loro bisogni è una tra le leve educative più efficaci.
Keywords: Disagio, investimento pedagogico, soddisfacimento dei bisogni di crescita, minori di ’ndrangheta.