Il lavoro analizza il nesso esistente tra il ricorso da parte dei Comuni agli strumenti "centralizzati" per l’acquisto di beni e servizi e il contesto in cui tali amministrazioni operano. Pur tenendo conto di un’ampia serie di fattori che possono spingere verso un maggiore o minore ricorso alla centrale unica di committenza a livello nazionale (Consip), il lavoro si concentra sul legame tra tale scelta e la presenza di criminalità a livello locale. L’analisi empirica mostra come soltanto in corrispondenza di bassi livelli di criminalità un aumento dei fenomeni delittuosi accresce la frequenza con cui si ricorre a fornitori selezionati da una terza parte, in connessione alla possibilità di limitare i rischi di inefficienza (passive waste). Di contro, in corrispondenza di livelli elevati di criminalità, il nesso si inverte, segnalando una crescente propensione a mantenere una gestione autonoma degli acquisti, che potrebbe essere connessa alla possibilità di estrarre parte delle relative rendite (active waste).
Keywords: Criminalità, frode e corruzione, efficienza, acquisti pubblici, finanza locale.
Jel Code: D73, E24, H57, H72, H83.