Il saggio intende portare l’attenzione sulla natura dell’attuale crisi europea, vista in particolare attraverso un punto di osservazione privilegiato e informato come quello offerto dai discorsi annuali sullo stato dell’Unione da parte dei Presidenti in carica della Commissione europea. Giungendo a fissarne come principale punto di ricaduta quello rappresentato dallo scarto, in termini di coerenza e credibilità, tra "processo" e "progetto" di unificazione, a fronte di un dissenso crescente da parte dei cittadini nei riguardi dell’attuale realtà (specie politico-istituzionale) europea. Per poi soffermarsi a considerare anomalie, paradossi e criticità riguardo al modo in cui l’Unione (già Comunità) si è venuta configurando, dal lato sia dei metodi di azione che del rapporto tra metodo e potere decisionale. Infine concentrandosi sui nodi da sciogliere per dare all’Unione un assetto più coerente e riconoscibile di comunità politica e di diritto, rispettosa dei suoi stessi valori, principi e obiettivi fondamentali.