Il genere in ergonomia e l’ergonomia di genere

Titolo Rivista WELFARE E ERGONOMIA
Autori/Curatori Silvana Salerno
Anno di pubblicazione 2017 Fascicolo 2015/2 Lingua Italiano
Numero pagine 11 P. 13-23 Dimensione file 249 KB
DOI 10.3280/WE2015-002002
Il DOI è il codice a barre della proprietà intellettuale: per saperne di più clicca qui

Qui sotto puoi vedere in anteprima la prima pagina di questo articolo.

Se questo articolo ti interessa, lo puoi acquistare (e scaricare in formato pdf) seguendo le facili indicazioni per acquistare il download credit. Acquista Download Credits per scaricare questo Articolo in formato PDF

Anteprima articolo

FrancoAngeli è membro della Publishers International Linking Association, Inc (PILA)associazione indipendente e non profit per facilitare (attraverso i servizi tecnologici implementati da CrossRef.org) l’accesso degli studiosi ai contenuti digitali nelle pubblicazioni professionali e scientifiche

L’articolo, ricostruisce alcune importanti “lezioni” che storicamente hanno fatto emergere della differenza di genere nella progettazione ergonomica e/o nel miglioramento dell’ambiente di lavoro: l’ergonomia di Maria Montessori che, nell’educazione dei minori, supera la differenza di genere; lo sciopero delle piscinine (ragazzine che lavoravano presso le sartorie), per la riduzione del peso degli scatoloni contenenti vestiti confezionati, la ricercatrice Karen Messing che ha contribuito con i suoi studi a denunciare l’invisibilità del lavoro delle donne e a sfatarne i luoghi comuni, Madeleine Estryn-Behar che ha indagato le iniquità relative al diritto alla salute confermate anche dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (World Health Organization, 2008). L’ergonomia applicata al lavoro ha fatto emergere le differenze di genere e ha focalizzato le ineguaglianze; tuttavia sono molti i temi da affrontare per rispondere adeguatamente alle esigenze di salute.;

Keywords:Lavoro; stereotipi; cultura; genere.

  1. Berlinguer G. (2011). Storia della salute. Da privilegio a diritto. Firenze: Giunti.
  2. Chianese G., a cura di (2008). Mondi femminili in cento anni di sindacato. Roma: Ediesse.
  3. De Troyer M., Vogel L. (2015). Women work and health. Convegno internazionale (Brussels, 4-6 marzo). --Testo disponibile al sito: http://www.etui.org/Events/Women-s-health-and-work.-Sharing-knowledge-and-experiences-to-enhance-womens-working-conditions-and-gender-equality.
  4. Estryn-Behar M. (2011). Ergonomie hospitalière. Théorie et pratique. Toulouse: Editions Octares.
  5. Grieco A. (1969). Ergonomia. La Medicina del Lavoro, 60(2): 81-4.
  6. Hohenadel K., Raj P., Demers P. A., Zahm S. H. and Blair A. (2015). The inclusion of women in studies of occupational cancer: a review of the epidemiologic literature from 1991-2009. American Journal of Industrial Medicine, 58(3): 276-81.
  7. ilo (International Labour Office) (2015). World Report on Child Labour. --Testo disponibile al sito: http://www.ilo.org/ipec/Informationresources/WCMS_358969/lang--en/index.htm.
  8. Imprenti F. (2007). Operaie e socialismo. Milano: FrancoAngeli.
  9. Montessori M. (2000). La scoperta del bambino. Milano: Garzanti Libri.
  10. Mergler D.. (2012). Neurotoxic exposures and effects: gender and sex matter! Hänninen Lecture. Neurotoxicology, 33(4): 644-51.
  11. Messing K. (1982). Do men and women have different jobs because of their biological differences?. International Journal of Health Services, 12(1): 43-52.
  12. Messing K. (1999). One-eyed science: scientists, workplace reproductive hazards, and the right to work. International Journal of Health Services, 29(1): 147-65.
  13. Messing K. (2015). Pain & Prejudice. What Science Can Learn about Work from the People Who Do It. Toronto: Between the Lines.
  14. Motti L., a cura di (2006). Donne nella cgil. Una storia lunga un secolo. 100 anni di lotte per la dignità e i diritti e la libertà femminile. Roma: Ediesse.
  15. Niedhammer I., Saurel-Cubizolles M. J., Piciotti M. and Bonenfant S. (2000). How is sex considered in recent epidemiological publications on occupational risks?. Occupational and Enrivonmental Medicine, 57(8): 521-7.
  16. Proust M. (2012). La parte di Guermantes (trad. it. G. Raboni). Milano: Mondadori, pp. 14-5.
  17. Salerno S. (2007). L’ergonomia di Maria Montessori. Rivista di Ergonomia, 7/8: 4-9.
  18. Salerno S. (2014). Riconoscimento delle malattie muscolo-scheletriche da lavoro in Italia: esiste una disuguaglianza per il genere femminile?. Giornale italiano di Medicina del Lavoro ed Ergonomia, 36: 4, Supplemento.
  19. Salerno S., Soldati O. e Giliberti C. (2015). Infortuni in itinere: analisi dei dati statistici inail delle morti e dei danni permanenti per una prevenzione di genere. La Medicina del Lavoro, 106: 107, Supplemento 2.
  20. who (World Health Organization, Commission on social determinants of health) (2008). Final Report on Closing a gap in a generation. Health equity through action on the social determinants of health.

Silvana Salerno, Il genere in ergonomia e l’ergonomia di genere in "WELFARE E ERGONOMIA" 2/2015, pp 13-23, DOI: 10.3280/WE2015-002002