Lo scritto si concentra sul tema del rapporto dei padri con le figlie femmine; in particolare di quei padri della modernità, detti materni, che offrono alle bambine le prime cure in età precoce. Ci si chiede cosa comporti per una bambina l’aver goduto del contatto fisico più intimo fin dalle prime epoche della vita con un uomo, il padre, anziché con la madre e comunque con una donna - tata, nonna, balia - come da tradizione; e come si costruisca di conseguenza l’identità di genere sessuale di una bambina, tramite i processi di identificazione primaria, se a prendersi cura di lei è prevalentemente un maschio. Che peso può avere inoltre nel rapporto tra padre e figlia l’aver praticato una precoce intimità fisica rispetto al problema delle fantasie reciproche di seduzione, di erotizzazione e del rischio di incesto nelle sua varie forme? È anche interessante chiedersi se ci sia un nesso - sia pure complesso, più circolare che lineare - tra la generale tendenza all’indifferenziazione, all’impoverimento della sessualità nelle giovani coppie e il fenomeno, in deciso aumento, dei padri materni. Variazioni non irrilevanti della costruzione dell’identità di genere sessuale e della gestione degli istinti, che necessariamente si trasmettono dai genitori ai figli, delle quali dovremo continuare a valutare la portata.
Keywords: Padri, padri materni, figlie, incesto, indifferenziazione, ambiguità.