In questo lavoro viene raccontato il progetto terapeutico a partire da un gravissimo quadro psicopatologico ossessivo-compulsivo di un giovane adulto. Il trattamento è stato possibile con il coinvolgimento intenso del padre. Il paradigma di riferimento è la psicoterapia multipersonale che prevede un lungo lavoro psicoterapeutico in setting mobili con il paziente da solo, con il padre da solo, con padre e paziente assieme con due professionisti che garantiscano le dimensioni gruppali e familiari del campo psicoterapeutico. L’obiettivo è quello di pensare il padre come "persona", portatore di una storia di vita che rende significativo il suo esistere, appunto, come persona e come organizzatore della vita mentale dei figli. Quindi il focus è stato non sulle funzioni o ruoli paterni ma sull’elaborazione assieme al figlio del dramma tragico che ha bloccato la sua vita, la loro vita. La psicoterapia ha permesso quella coevoluzione mentale che ha risanato ampiamente il quadro psicopatologico e ha mobilizzato la speranza e la competenza per nuovi percorsi di esistenza.
Keywords: Disturbo ossessivo-compulsivo, psicoterapia multipersonale, setting mobili, padre come persona e non come ruolo, morte, co-evoluzione padre-figlio.