Il presente articolo riporta i risultati dello studio nato nell’ambito delle riflessioni collettive dei soci dei Centri Mara Selvini, allo scopo di indagare quando e come il padre sia risorsa terapeutica. I dati provengono dalle équipe dei Centri e riguardano 75 casi conclusi con pazienti femmine anoressiche e bulimiche. I risultati confermano l’importanza cruciale del coinvolgimento del padre nella terapia. Sono emersi alcuni fattori significativamente associati all’esito positivo del trattamento: la consapevolezza paterna della sofferenza psicologica della figlia e della connessione tra sofferenza e sistema di relazioni/problematiche familiari; la presenza di un padre up, piuttosto che padre debole e timoroso dei conflitti; essere un padre con uno stile di attaccamento organizzato. Se coinvolti positivamente nella terapia, questi padri possono diventare capaci di riconoscimento e attribuzione di valore alla figlia, permettendole di differenziarsi e individuarsi. Si riconferma fondamentale la capacità del terapeuta di modulare l’intervento a partire dallo stile relazionale e dal background culturale del padre.
Keywords: Ruolo del padre, anoressia, bulimia, "nuovi padri", opinioni e atteggiamenti del padre, conduzione del terapeuta