Padri e figlie. Riflessioni sul ruolo del padre nella terapia familiare con pazienti anoressiche e bulimiche

Titolo Rivista TERAPIA FAMILIARE
Autori/Curatori
Anno di pubblicazione 2017 Fascicolo 2017/114 Lingua Italiano
Numero pagine 24 P. 37-60 Dimensione file 229 KB
DOI 10.3280/TF2017-114003
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Il presente articolo riporta i risultati dello studio nato nell’ambito delle riflessioni collettive dei soci dei Centri Mara Selvini, allo scopo di indagare quando e come il padre sia risorsa terapeutica. I dati provengono dalle équipe dei Centri e riguardano 75 casi conclusi con pazienti femmine anoressiche e bulimiche. I risultati confermano l’importanza cruciale del coinvolgimento del padre nella terapia. Sono emersi alcuni fattori significativamente associati all’esito positivo del trattamento: la consapevolezza paterna della sofferenza psicologica della figlia e della connessione tra sofferenza e sistema di relazioni/problematiche familiari; la presenza di un padre up, piuttosto che padre debole e timoroso dei conflitti; essere un padre con uno stile di attaccamento organizzato. Se coinvolti positivamente nella terapia, questi padri possono diventare capaci di riconoscimento e attribuzione di valore alla figlia, permettendole di differenziarsi e individuarsi. Si riconferma fondamentale la capacità del terapeuta di modulare l’intervento a partire dallo stile relazionale e dal background culturale del padre.;

Keywords:Ruolo del padre, anoressia, bulimia, "nuovi padri", opinioni e atteggiamenti del padre, conduzione del terapeuta

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, Padri e figlie. Riflessioni sul ruolo del padre nella terapia familiare con pazienti anoressiche e bulimiche in "TERAPIA FAMILIARE" 114/2017, pp 37-60, DOI: 10.3280/TF2017-114003