L’autore, attraverso un rapido excursus delle vicende storico-politiche successive alla seconda guerra mondiale, mette in evidenza il peso della politica sull’economia, e come la stessa intervenga sul mercato creando ciclicamente convenienze e svantaggi per gli operatori. Il mercato è costituito da un insieme di operazioni caratterizzate da un’esistenza molto delicata, per il cui equilibrio sono necessarie regole. Tali regole possono anche prevedere l’intervento nell’economia dei poteri pubblici, quali espressione, non di pieno statalismo, ma delle necessità di soluzioni equilibrate. Pertanto, quando si parla di "libero mercato", non ci si riferisce - se si crede nella bontà dello stesso come misuratore dell’efficienza dei produttori e come strumento capace di fornire beni e servizi migliori ai prezzi più bassi - a un mercato senza regole, ma, al contrario, a un mercato nel quale le regole siano ferree e applicate senza tergiversazioni per garantire il funzionamento corretto della legge della domanda e dell’offerta.
Keywords: Libero mercato, Stato, regole, equilibrio.