Dopo una Grave Cerebrolesione Acquisita (GCA) possono manifestarsi menomazioni sensomotorie, cognitive o comportamentali permanenti, con relative disabilità. La dimissione ospedaliera e la fase di reinserimento socio-familiare costituiscono un ulteriore momento di crisi per il nucleo familiare, poiché si trova sprovvisto di strumenti adeguati per fronteggiare il carico pratico ed emotivo che tale compito determina. Il legame con il coniuge viene stravolto e i caregiver, pervasi da sentimenti di impotenza, rabbia e colpa, ricorrono frequentemente a meccanismi di difesa quali l’agito, il diniego e la negazione. Nella nostra esperienza il dispositivo del gruppo omogeneo a tempo limitato favorisce l’elaborazione di questi vissuti grazie all’attivazione di fattori terapeutici quali l’universalità, l’informazione, l’apprendimento interpersonale e la coesione di gruppo. Il dispositivo gruppale e l’attivazione di questi fattori terapeutici consentono ai familiari la sospensione dal fare, dalle emergenze e dalle stimolazioni che i pazienti traumatizzati inesorabilmente e contuativamente sollecitano: episodi di trattamento (Fasolo, 2002) che offrono una possibilità trasformativa dei vissuti di colpa e impotenza in vissuti di rassegnazione e adattamento alla nuova situazione.
Keywords: Trauma, Gruppo, Gruppo omogeneo, Gruppo a tempo limitato, Relazione coniugale, Fattori terapeutici.
Ilaria Locati, Noemi Benetti, Floriana Caccamo, Elisabetta Ceroni, Milena Grande, in "GRUPPI" 2/2016, pp. 145-159, DOI:10.3280/GRU2016-002012