Il saggio intende con una analisi approfondita e motivata, non solo motivare le trasformazioni avvenute nel lavoro ma anche come la rivista abbia, passo passo e seppur in differenti modi, accompagnato tali trasformazioni conservando la sua eccellenza e mantenendo la presa diretta con la realtà in mutamento per darne una lettura sempre scrupolosa e polifonica. Impossibile darne conto in sintesi; ricordiamo che l’autore passa in rassegna gli orientamenti teorici prevalenti della sociologia del lavoro che egli definisce: "sociologia strutturale" e "sociologia manageriale" con specifici approfondimenti generali ai caratteri distintivi, alle tematiche privilegiate, ai soggetti che l’hanno rappresentata, senza peraltro dimenticare precisi riferimenti al nostro paese. Il saggio si conclude con l’analisi di quelle che l’autore chiama "occasioni mancate" sia da una parte che dall’altra in un mondo in cui le trasformazioni sempre più profonde e sempre più rapide andavano ad incidere come non mai sul mondo della produzione, della occupazione e del lavoro.
Keywords: Sociologia del lavoro, sociologia manageriale, sociologia strutturale