L’articolo ricostruisce un aspetto della grande trasformazione neoliberale che è stato trascurato dalle scienze sociali, ovvero la trasformazione dei meccanismi dell’accumulazione capitalistica. dopo il secondo dopoguerra, si è dato per scontato che l’accumulazione capitalistica, benché possano cambiare strategie e strumenti, resti sempre accumulazione produttiva. Al contrario, dalla fine degli anni ’70 l’accumulazione produttiva, ovvero la tendenza ad accumulare surplus attraverso l’allargamento ricorsivo delle basi prettamente produttive del capitalismo, ha lasciato spazio all’accumulazione finanziaria. Non solo c’è stato un ampliamento delle attività specificamente finanziarie, ma le attività produttive - anche nell’ambito dell’economia fondamentale - hanno acquisito sempre di più la logica delle attività finanziarie: breve-periodismo, tendenza all’estrazione di valore e alla trasformazione del profitto in rendita. L’articolo mostra che in questa tendenza si radicano molte delle trasformazioni dell’organizzazione e del lavoro osservate negli ultimi trent’anni, come anche la crescita della disuguaglianza e della patrimonializzazione dell’economia. In conclusione, l’articolo propone alcune linee-guida per un programma di ricerca sull’economia dell’arricchimento e sulle prospettive possibili per il suo superamento, sottolineando anche l’importanza dell’economia fondamentale come spazio di innovazione sociale ed economica.
Keywords: Accumulazione finanziaria, lavoro, economia dell’arricchimento, economia fondamentale