La pretesa di ascendere alle vette più alte della spiritualità attraverso un eserci-zio strenuo della volontà, senza riguardo alcuno per il corpo e i suoi bisogni è un grave peccato di superbia, che allontana irrimediabilmente padre Sergio da quel Dio che avrebbe voluto incontrare. L’esperienza di Dio, o del Sé (se ci esprimiamo in termini psicologici) è infatti un’esperienza di totalità che include il corpo coi suoi istinti e riconosce la fragilità, la debolezza, i difetti, quali componenti ineliminabili della condizione umana. Le pratiche ascetiche mortificano invece il corpo, lo abbandonano, e lo lasciano senza riscatto. Esse conducono a una sterile vittoria dell’Io, che si gonfia e va incontro a processi inflattivi. Un autentico percorso individuativo prende avvio proprio dal riconoscimento e dall’integrazione dell’Ombra, vale a dire di quell’insieme di mancanze e imperfezioni che ci costituisce.
Keywords: Superbia, ascetismo, misericordia, corpo, Ombra, Sé