Il testo si concentra sull’elaborazione della dotazione dei servizi contenuta nel cosiddetto Piano di giugno di Roma del 1962, precedente quindi al Decreto interministeriale 1444/1968. Le tabelle contenute nel piano (elaborato dagli uffici tecnici con una speciale commissione consultiva), con cui si fissano le percentuali di suolo per i servizi, sono formulate a partire, da un lato, da un’idea progettuale che si intende perseguire, e che si ispira ai princìpi della città modernista e, dall’altro, dall’affermazione di princìpi civici che vedono nella città pubblica la condizione indispensabile per contrastare uno sviluppo urbano senza regole. Il testo ripropone la lettura degli apparati parametrici del piano, ne analizza il contenuto segnalandone le specificità come frutto di un momento di confluenza di studi già in corso e di anticipazioni a quella che sarà, da lì a qualche anno, la formulazione del decreto. Il Piano di giugno per la particolare congiuntura politica e amministrativa costituisce un documento molto singolare e con riguardo al tema dei servizi, è significativo anche per le questioni che non tratta.
Keywords: Piano regolatore di Roma; servizi; standard urbanistici