Dismissioni (industriali) e riusi possibili: strategie di intervento architettonico

Titolo Rivista TERRITORIO
Autori/Curatori Giulia Setti
Anno di pubblicazione 2018 Fascicolo 2018/84 Lingua Italiano
Numero pagine 10 P. 143-152 Dimensione file 506 KB
DOI 10.3280/TR2018-084020
Il DOI è il codice a barre della proprietà intellettuale: per saperne di più clicca qui

Qui sotto puoi vedere in anteprima la prima pagina di questo articolo.

Se questo articolo ti interessa, lo puoi acquistare (e scaricare in formato pdf) seguendo le facili indicazioni per acquistare il download credit. Acquista Download Credits per scaricare questo Articolo in formato PDF

Anteprima articolo

FrancoAngeli è membro della Publishers International Linking Association, Inc (PILA)associazione indipendente e non profit per facilitare (attraverso i servizi tecnologici implementati da CrossRef.org) l’accesso degli studiosi ai contenuti digitali nelle pubblicazioni professionali e scientifiche

La dismissione di edifici industriali in seguito alla recente crisi economica impone una riflessione su strumenti e strategie utili al progetto di architettura per intervenire in tali contesti. Il saggio stabilisce una distanza critica rispetto alla stagione della dismissione negli anni ’80, una distanza rispetto alla scala e alle condizioni che caratterizzano le forme contemporanee di dismissione industriale. Un cambiamento del punto di vista che implica il riattrezzarsi della cultura del progetto per intervenire con strategie diverse. Il saggio descrive una serie di operazioni possibili in grado di agire con processi di densificazione e rarefazione attraverso alcuni casi studio. Sovrascritture, innesti, stratificazioni sono azioni possibili, capaci di recuperare manufatti in abbandono, conservando, ove possibile, l’attività produttiva seppur con declinazioni differenti.;

Keywords:Dismissione industriale; densificazione; innesti

  1. Andriani C., 1997, «Sottrazione e differenza percorrendo la linea di costa». In: Terranova A., Criconia A., Galassi A. (a cura di), Il progetto della sottrazione. Roma: Quaderni Groma, F.lli Palombi.
  2. Bauman Z., 2008, Vite di scarto. Roma: Laterza.
  3. Bianchetti C., 2011, Il Novecento è davvero finito. Considerazioni intorno all’urbanistica. Roma: Donzelli.
  4. Bianchetti C., 2003, Abitare la città contemporanea. Milano: Skira.
  5. Bianchetti D., 1985, «Aree industriali dismesse: primi percorsi di ricerca». Urbanistica, 81.
  6. Bohigas O., 1982, «Un programma per Barcellona». Casabella, 483.
  7. Bonomi A., 1997, Il capitalismo molecolare. La società del lavoro nel Nord Italia. Torino: Einaudi.
  8. Bonomi A., 2013, Il capitalismo infinito. Indagine sui territori della crisi. Torino: Einaudi.
  9. Ciorra P., Marini S., 2011, Re-Cycle. Strategie per l’architettura, la città e il pianeta. Milano: Electa.
  10. Coccia L., Gabbianelli A., 2015, Riciclasi capannoni. Roma: Aracne editore.
  11. Croset P.A., 1984, «Berlino ’87: la costruzione del passato». Casabella, 506.
  12. Dansero E., 1993, Dentro ai vuoti. Dismissione industriale e trasformazioni urbane a Torino. Torino: Libreria Cortina.
  13. Fabian L., Giannotti E., Viganò P., 2012, a cura di, Recycling City, Lifecycles, Embodied Energy, Inclusion. Pordenone: Giavedoni.
  14. Galimberti U., 2003, I vizi capitali e i nuovi vizi. Milano: Feltrinelli.
  15. Gregotti V., 1983, «Necessità della teoria». Casabella, 494.
  16. Gregotti V., 1984, «L’architettura del piano». Casabella, 487-488: 14.
  17. Gregotti V., 1984, «Modificazione». Casabella, 498-499: 2-7.
  18. Koolhaas R., Alkemade F., de Geyter X., 2009, «Transformation of the Entrepôt MacDonald». a+t Hybrids iii. Residential Mixed-Use Buildings, 33-34: 242-257. «L’architettura del piano», 1983, Casabella, 487-488.
  19. Lynch K., 1972, What time is this place? Cambridge, London: The MIT press.
  20. Macchi Cassia C., 1991, Il grande progetto urbano. La forma della città e i desideri dei cittadini. Roma: Nuova Italia Scientifica.
  21. Marini S., Bertagna A., Gastaldi F., 2012, a cura di, L’architettura degli spazi del lavoro. Nuovi compiti e nuovi luoghi del progetto. Macerata: Quodlibet.
  22. Marini S., 2010, Nuove terre. Architetture e paesaggi dello scarto. Macerata: Quodlibet.
  23. Marini S., 2008, Architettura parassita. Strategie di riciclaggio per la città. Macerata: Quodlibet.
  24. Olmo C., 2002, «La città e le sue storie». In Aa.Vv., La città europea del XXI secolo. Lezioni di storia urbana. Milano: Skira.
  25. Rassegna, 1990, «I territori abbandonati», 42, numero monografico.
  26. Russo M., 1998, Aree dismesse. Forma e risorsa della ‘città esistente’. Napoli: Edizioni scientifiche italiane.
  27. Secchi B., 1982, «L’architettura del piano». Casabella, 478: 16.
  28. Secchi B., 1983, «Luoghi cospicui e problemi emergenti». Casabella, 487-488: 6.
  29. Southworth M., Andriello V., 1992, a cura di, Kevin Lynch. Deperire: rifiuti e spreco nella vita di uomini e città. Napoli: Cuen.
  30. Valente I., 2013, «Paesaggi della produzione: uno sfondo problematico». In: Marini S., Santarcangelo V. (a cura di), Nuovi cicli di vita per architetture e infrastrutture della città e del paesaggio. Roma: Aracne.
  31. Viganò P., 2010, I territori dell'urbanistica: il progetto come produttore di conoscenza. Roma: Officina.
  32. Zardini M., 1999, a cura di, Manuel de Solà-Morales. Progettare Città/Designing Cities, Lotus Quaderni. Milano: Electa.

  • Architettura industriale moderna: evoluzione degli approcci e consapevolezze per il riuso Pierfranco Galliani, in TERRITORIO 89/2019 pp.24
    DOI: 10.3280/TR2019-089003

Giulia Setti, Dismissioni (industriali) e riusi possibili: strategie di intervento architettonico in "TERRITORIO" 84/2018, pp 143-152, DOI: 10.3280/TR2018-084020