Il delirio non è esclusivamente un sintomo presente in alcune categorie diagnostiche ma una vera e propria dimensione che attraversa tutta la psicopatologia e ha solide radici anche nel pensiero comune. La sua essenza consiste nell’impossibilità di cambiare. Un filo rosso unisce il normale atteggiamento confermazionista di tutti gli esseri umani, la testardaggine, l’autoinganno, la rigidità nevrotica e il delirio psicotico vero e proprio. La tendenza all’autarchia conoscitiva e alla manipolazione della realtà fino al totale distacco da essa costituisce un continuum e utilizza meccanismi di pensiero assolutamente comuni. Il delirio è psicologicamente comprensibile e connesso alla storia del soggetto e serve a spiegare un vissuto altrimenti incompatibile con gli schemi centrali riguardanti l’identità del soggetto. Tutta la dimensione delirante sta a protezione dell’identità. È possibile una psicoterapia del delirio psicotico. Mentre attualmente gli interventi sul delirio, sia farmacologici che psicoterapici, sono orientati alla sua eliminazione come se si trattasse semplicemente di un sintomo senza significato, si propone una psicoterapia del delirio mirata alla comprensione del delirio come protettore della minacciata identità individuale per poterne poi costruire alternative. L’articolo è corredato di 14 schede per il lavoro in seduta e a casa con il paziente delirante.
Keywords: Delirio, confermazionismo, autoinganno, psicosi, psicoterapia, cognitivismo, evoluzionismo.