Il reddito minimo garantito è una pietra miliare del modello sociale europeo e consiste nell’erogazione ad intervalli regolari di un sostegno pari al "minimo vitale" per consentire ai beneficiari di condurre una vita dignitosa. Esso è un diritto sancito implicitamente all’art. 34, paragrafo 3 della Carta dei diritti fondamentali dell’Unione e si estrinseca in differenti schemi attuativi predisposti dagli Stati membri dell’UE. Pur dimostrandosi uno strumento utile, nel difficile contesto della crisi economica il reddito minimo ha palesato una certa inadeguatezza nel contrastare efficacemente il fenomeno della povertà. Il presente contributo esamina, da un lato, le dinamiche in atto a livello dell’Unione, indagando l’attuale sistema europeo di lotta alla povertà e all’esclusione sociale e le recenti proposte in discussione, quali ad esempio il contributo del Pilastro europeo dei diritti sociali; dall’altro, approfondisce gli elementi di criticità degli schemi di reddito minimo negli Stati membri.