Si sta facendo strada in giurisprudenza un orientamento volto a riconoscere profili di illiceità alla violazione del diritto di godere di una vacanza organizzata. La possibilità di risarcire il danno da vacanza rovinata va comunque analizzata secondo i principi fissati dalla Suprema Corte con riferimento al risarcimento del danno non patrimoniale, al fine di evitare una dilatazione indiscriminata del perimetro di tale danno. L'analisi di cui sopra dovrebbe essere condotta in maniera rigorosa al fine di evitare possibili tentativi di aggirare la valutazione del pregiudizio costituzionalmente individuato, che dovrebbe presiedere alla liquidazione del danno non patrimoniale diverso da quello normativamente stabilito.