La condizione di lunga sopravvivenza oncologica gode solo recentemente d’interesse clini-co e di ricerca. In Italia il numero dei lungo-viventi oncologici ha raggiunto una notevole consistenza, ri-chiedendo, pertanto, al sistema sanitario un nuovo approccio clinico e organizzativo.
La ricerca si propone di esplorare le difficoltà e i bisogni a livello personale, familiare e di coppia più immediati delle pazienti nei cinque anni seguenti la scoperta del cancro al seno e le loro paure e individuare, altresì, indicazioni per accompagnarle dopo il trattamento. Trenta donne italiane sono state intervistate, con diagnosi di tumore al seno a 1 anno (37%), 2 anni (30%), 3 (10%), a 4 (13%) e 5 anni (10%) del follow up.
Dal materiale testuale raccolto e analizzato seguendo il metodo di analisi della grounded theory emerge un impedimento e una grande difficoltà per le intervistate di posizionarsi fuori dall’etichetta di malata sia a livello sociale sia personale. La core category individuata "Una vita senza vita" racchiude il senso che le donne attribuiscono alla loro esistenza post-diagnosi. La ricerca ha, inoltre, individuato vissuti specifici relativi ai primi cinque anni che possono da-re delle indicazioni concrete per il personale, al fine di aiutare a migliorare l’assistenza psicolo-gica verso le pazienti. Il lavoro offre indicazioni sulle modalità di supporto delle pazienti per attivare la speranza di vita e la riorganizzazione dell’esistenza seguente alla fase dello stretto controllo sanitario.
Keywords: Sopravvivenza al cancro al seno, qualità della vita, prospettiva temporale.
Florencia Gonzalez Leone, Immacolata Di Napoli, Daniela Barberio, Francesco De Falco, Caterina Arcidiacono, in "PSICOLOGIA DELLA SALUTE" 3/2019, pp. 54-76, DOI:10.3280/PDS2019-003004