Stampatori ed editori a Varese dall’Unità al Fascismo All’indomani dell’unificazione, si assistette in Italia a uno straordinario sviluppo della produzione libraria e a una vera e propria esplosione della stampa periodica, resi possibili dal parallelo sviluppo dell’industria tipografica. Centro privilegiato si rivelò da subito la Lombardia e, in particolare, Milano. Tale trend di sviluppo caratterizzò specificatamente anche il settore tipografico-editoriale della città di Varese e del territorio ad essa circostante, con un significativo primato nella proposta del periodico, simbolo di civiltà, mezzo per una crescita culturale e per la costruzione di una coscienza collettiva. Sulla base dei dati forniti dalle fonti istituzionali unitamente alle testimonianze individuate nei giornali del tempo, il presente saggio intende dunque dar conto delle principali realtà produttive legate all’industria della carta stampata, osservandone le peculiarità e le alterne vicende, sino ai primi decenni del XX secolo; e avanzando così, nel tentativo di definire la figura del tipografo ed editore varesino, spesso protagonista per le sue competenze nelle dinamiche editoriali della vicina metropoli meneghina.
Keywords: Varese, tipografi, editori, stampa, Paolo Andrea Molina, Andrea Ubicini, Eugenio Galli, Macchi e Brusa, Giuseppe Ferri, Maj e Malnati, Tipografia Cooperativa Varesina.