In questo lavoro si propone una riflessione sul significato del concetto di assunzione all’interno del processo analitico, definito come la possibilità, per l’Io-soggetto, di fare i conti con la propria configurazione storica, di appropriarsene, di andare oltre l’attuazione di sé che avviene in base alla coscienza e accedere al rapporto qualitativo con l’organizza-zione che gli è propria attraverso la coscienza della coscienza, andando oltre la delega che è tendenza di ogni Io-soggetto e che accomuna paziente ed analista in quanto entrambi Io-soggetto. Ci si interroga, anche attraverso la breve illustrazione di un caso clinico, riguardo al senso e al ruolo dell’assunzione di sé e del paziente da parte dell’analista, all’interno della relazione terapeutica, e su quale sia il modo in cui l’analista possa favorire l’assunzione di sé del paziente attraverso l’assunzione di sé, rivolgendo un’attenzione costante ai giochi di deleghe e pretese reciproche che inevitabilmente si instaurano durante il processo analitico.
Keywords: Assunzione di sé, assunzione del paziente, delega, relazione terapeutica