Questo fascicolo di Mondi Migranti intende stimolare l’attenzione verso i feno-meni religiosi connessi all’immigrazione, partendo dalla constatazione di quanto siano rilevanti per gli interessati e di quanto influenzino i processi d’integrazione nelle società riceventi. La riflessione prende le mosse dalla constatazione che la religione non è mai soltanto religione. Coinvolge svariati risvolti che s’intrecciano con la dimensione soggettiva e con quella della vita collettiva. Anzitutto, sul piano soggettivo per un migrante la pratica religiosa rappresenta un elemento di consistenza personale. Alla dimensione soggettiva si associa quella culturale: nella pra-tica religiosa l’immigrato ritrova simboli, riti, devozioni, parole che gli sono familia-ri e in cui riconosce un significato che sostiene la sua vita, spesso travagliata, nella società in cui ora abita. Richiamando il passato, l’esperienza religiosa sostiene il presente e alimenta la speranza nel futuro. Dal senso di solidarietà deriva un’altra cruciale funzione delle comunità religiose in emigrazione: la promozione di forme di mutuo aiuto e di sostegno ai confratelli in difficoltà. Malgrado la povertà dei mezzi, le comunità degli immigrati realizzano diverse pratiche di welfare informale, con cui s’ingegnano a rispondere a diverse necessità dei partecipanti.
Keywords: Immigrazione; religione; Italia; cristianesimo; islam.