L’autrice, a partire da alcune associazioni riguardo a cinema, storia e letteratura, prende in esame le vicissitudini della coppia paziente-terapeuta all’interno del campo analitico. In particolare, osserva a quanti e quali livelli può avvenire lo scambio di contenuti inconsci lungo una immaginaria linea ascendente che va dalla percezione soma-tosensoriale o allucinatoria, espressione di elementi indigeribili e irrappresentabili, fino al sogno, quindi al rappresentabile e simbolizzabile. A conforto di ciò vengono riportati alcuni esempi clinici nei quali l’analista si trova nella condizione di sentire-per e di non sapere. Infatti l’irrompere nel campo analitico di elementi beta, percepiti in varie forme e sconosciuti al paziente quanto all’analista, sono percepiti come estranei, incomprensibili poiché rappresentano stati mentali primitivi che l’analista deve contenere in uno spazio intermedio dove non c’è possibilità di agito né di pensiero, ma solo di contenimento e attesa. Questo consente il ripristino, a tempo debito, della funzione alfa dell’analista e la riattivazione di quella del paziente. L’autrice, inoltre, esamina gli elementi dimensionali del campo analitico, mostrando come, oltre ai reciproci movimenti intrapsichici, la costruzione del campo possa estendersi anche ad altri soggetti a vario titolo coinvolti che possono entrare a far parte del processo analitico con i propri Inconsci.
Keywords: Inconscio, campo analitico, sogno, rêverie, allucinato-rio, elementi beta, funzione alfa, asimmetria, simmetria.