L’intero pianeta sta attraversando una sfida senza precedenti sotto il profilo sanitario, economico e geopolitico che coinvolge oltre 4 billioni di persone in piu di 100 Paesi a vivere condizioni molto diverse dalla normalita come il distanziamento sociale, la riduzione di tutte le forme di socialita a rischio di contagio e l’isolamento. Sebbene si sia lontani da valutazioni sulle condizioni di successo di questa battaglia, in molti casi si osservano riflessioni forse frettolose sui sistemi sanitari che in tempi e condizioni differenti hanno affrontato la fase piu complessa della pandemia e sono ancora alle prese con essa. I suggerimenti proposti nel contributo hanno lo scopo di rappresentare alcune cautele (o di proporre almeno dei distinguo) nella valutazione dei sistemi. Per primo, e opportuno distinguere quanto e accaduto nel momento dell’emergenza da quanto succedeva prima. Usare la crisi per costruire giudizi sugli interi sistemi potrebbe essere non corretto e pericoloso. Meglio usare le lezioni apprese grazie a essa per riprogettare le aree di debolezza mostrate da chiunque. In secondo luogo, la pandemia ha costretto i sistemi a decidere sulla base di informazioni non certe e ambigue e (come nel caso dell’Italia) in assenza di esperienze pregresse paragonabili. In condizioni di grande incertezza forse e meglio decidere in tempi celeri, assumendosi il rischio dell’errore, che avere processi decisionali e strategie di lungo termine. Il tema della velocita sfida i sistemi pubblici e quelli democratici e in situazioni di normalita garantisce pero la "seconda chance" (razionalita da videogame). La terza cautela riguarda la centralita dei sistemi sanitari e del tema "salute" in generale per la vita delle persone e dell’economia e, mai come in questo momento, abbiamo scoperto quanto il SSN rappresenti una risorsa (e non solo un costo) per le comunita.
Keywords: Covid-19, pandemia, crisis management, valutazione sistemi sanitari, decision making.