La disabilità delinea uno spazio semantico dai confini labili, privo di definizione univoca e universale. Nell’essere socialmente costruita rimanda alle tre dimensioni del potere proposte da Arendt: privato, politico e sociale. Questo lavoro si focalizza sulla dimensione privata del-la costruzione della disabilità all’interno delle interazioni tra care giver/familiari ed educato-ri. L’analisi riguarda un progetto nazionale per la promozione di percorsi di autonomia di cinquantadue persone con disabilità all’interno di tredici organizzazioni, in dodici regioni italiane. La discourse analyis è applicata ai dati raccolti in un focus group realizzato tra i rappresentanti delle organizzazioni coinvolte nei processi di autonomia. Lo studio mette in luce la presenza di una violenza epistemica da parte sia dei familiari/care giver che degli educatori nei confronti delle persone disabile caratterizzata da processi di infantilizzazione. Il tema della costruzione a livello privato della disabilità necessita però di essere messo in rela-zione con la dimensione del contesto istituzionale delle politiche di welfare familistico. Pone infine l’attenzione sul diritto delle persone disabili a superare il silenzio al quale la violenza epistemica li relega, generata da una ignoranza perniciosa che ne definisce la subalternità.
Keywords: progetti di autonomia; care giver; educatore; diritti; welfare familistico; igno-ranza perniciosa.