In questo lavoro del 1943, Fairbairn espone la sua concezione di una teoria della personali-tà, basata sulle relazioni oggettuali, da cui deriva l’innovativa visione di una psicopatologia incentrata sullo studio delle relazioni dell’Io con i suoi oggetti interiorizzati. Partendo dall’osservazione di bambini vittime di attacchi sessuali ed aggressivi, Fairbairn descrive co-me, attraverso processi di incorporazione, interiorizzazione e identificazione, il bambino assu-me su di sé il peso della malvagità subita, tentando così di reinstaurare un senso di sicurezza esterna con la conseguente patologica presenza di oggetti cattivi interiorizzati. L’autore ci mo-stra come la necessità di far fronte a tale insicurezza interna comporterà da parte del bambino l’utilizzo di costose difese per fronteggiare il senso di persecutorietà che ne deriva. Fairbairn ritrova conferma delle sue asserzioni attraverso la rilettura del saggio freudiano Una nevrosi demoniaca nel secolo decimosettimo (1922). Rilegge quindi fenomeni, quali la reazione tera-peutica negativa, la coazione a ripetere ed il trauma medesimo, alla luce delle sue innovative considerazioni teoriche, servendosi delle osservazioni cliniche e psicoterapeutiche tratte dalla sua esperienza di ufficiale medico con pazienti affetti da disturbi psichici post traumatici, nel corso del secondo conflitto mondiale.
Keywords: relazioni oggettuali, interiorizzazione, oggetti cattivi, nevrosi di guerra, trauma, reazione terapeutica negativa, coazione a ripetere