Le autrici presentano il caso clinico di una paziente di 19 anni con un funzionamento perfezionistico, apparentemente asintomatica prima del primo lockdown dovuto alla pandemia da COVID-19. L’isolamento sociale e l’interruzione delle attività quotidiane caratteristici del lockdown inducono nella paziente sintomi depressivi e ansiosi che esitano in un incremento dell'alimentazione e del peso corporeo, percepiti come disturbanti dalla paziente. L’isolamento sembra costituire il primo evento scatenante (trigger) di stati mentali problematici gestiti con una strategia disfunzionale (l’alimentazione incontrollata), le cui conseguenze (l’incremento del peso corporeo) slatentizzano il sottostante senso di inadeguatezza e di vulnerabilità personale della paziente. Terapeuta e paziente intraprendono una psicoterapia cognitivo-comportamentale ad indirizzo metacognitivo-interpersonale, integrata con altri modelli terapeutici specifici per la regolazione emotiva (terapia dialettico-comportamentale) e la cura dei traumi (EMDR e terapia sensomotoria).
Keywords: COVID-19; lockdown; adolescenza; trigger; perfezionismo; inadeguatezza; trauma; terapia cognitivo-comportamentale.