Riflettendo sul testo di Anzieu: il gruppo di formazione (come “area transizionale”) fra mitologia e crescita

Titolo Rivista GRUPPI
Autori/Curatori Michelangelo Grenci
Anno di pubblicazione 2022 Fascicolo 2021/1 Lingua Italiano
Numero pagine 4 P. 171-174 Dimensione file 0 KB
DOI 10.3280/gruoa1-2021oa14031
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L’autore prende spunto dal testo di Anzieu “Ciò che può e non può il gruppo” per riflettere sulla propria esperienza formativa come docente in COIRAG, interrogandosi su alcuni aspetti della fenomenologia dell’assetto gruppale.;

Keywords:; Gruppo; Formazione; Illusione gruppale

  1. Anzieu D. (2009). Ciò che può e non può il gruppo. Gruppi, XXI, 2/2020: 15-27. DOI: 10.3280/gruoa2-2020oa12578.
  2. Correale A. (2006). Area traumatica e campo istituzionale. Roma: Borla.
  3. Dalal F. ((2002). Prendere il gruppo sul serio. Milano: Raffaello Cortina.
  4. Gasseau M., Angelini G. (A cura di), (1995). East-West. Psychiatry and Psychotherapy between Conservation and Change. Torino: UPSEL.
  5. Pizzorno A. (2007). Il velo della diversità. Milano: Feltrinelli.
  6. Sparti D. (1996). Soggetti al tempo. Milano: Feltrinelli.

Michelangelo Grenci , Riflettendo sul testo di Anzieu: il gruppo di formazione (come “area transizionale”) fra mitologia e crescita in "GRUPPI" 1/2021, pp 171-174, DOI: 10.3280/gruoa1-2021oa14031