Fonti per le statistiche sociali

Francesca Zajczyk

Fonti per le statistiche sociali

Edizione a stampa

22,00

Pagine: 218

ISBN: 9788820474195

Edizione: 1a ristampa 2004, 2a edizione 2000

Codice editore: 1120.7

Disponibilità: Buona

Il ricorso alle statistiche prodotte dagli enti pubblici e dalla ricerca sociale autonoma è divenuto, nei paesi ad elevato livello di sviluppo, sempre più comune e diffuso. Pertanto, la conoscenza dei dati fattuali e soggettivi prodotti dalle diverse fonti pubbliche e non rappresenta un sapere da cui non può prescindere chi voglia analizzare i fenomeni sociali, politici ed economici. Allo stesso modo la conoscenza dei diversi livelli di aggregazione territoriale riveste grande importanza per il ricercatore. La vita amministrativa italiana appare frammentata in molti enti che interessano porzioni di territorio per lo più non coincidenti e può capitare che il livello dell'analisi sia già prioristicamente vincolato dalla disponibilità dei dati solo per certi livelli territoriali e non per altri.

Oggi, a differenza che in passato, il ricercatore può disporre di una cospicua quantità di statistiche, tra le quali, però, non è facile orientarsi: spesso manca un quadro di riferimento sia delle principali fonti di dati che dei dati effettivamente esistenti, limitata è la conoscenza sulla loro reale disponibilità e sulle modalità di diffusione e poco si sa in genere delle caratteristiche metodologiche delle statistiche prodotte.

In altre parole, occorre che chi (specialista e non) ha a che fare con i dati statistici disponga di una informazione sull'informazione che consenta di aggirare le difficoltà e i possibili svantaggi derivanti dall'esistenza di una pluralità di enti produttori di dati e dalla diversa qualità degli stessi.

Francesca Zajczyk insegna Metodologia e tecniche della ricerca sociale all'Università degli Studi di Milano. Scrive su temi metodologici (La conoscenza sociale del territorio. Fonti e qualità dei dati, 19942) e sui percorsi di povertà (Povertà estrema: istituzioni e percorsi a Milano, 1995 e in Micheli, Laffi, Derive. Stati e percorsi di povertà non estreme, 1995). Si è occupata inoltre di piani degli orari nelle aree urbane (in Bonfiglioli, Il piano degli orari. Antologia di materiali per progettare ed attuare politiche pubbliche, 19952).

1. Introduzione
Nascita della statistica: lo Stato come produttore di statistiche
Gli Stati Uniti e la ricerca sociale autonoma
L'analisi secondaria
2. I produttori
L'organizzazione statistica centrale e periferica
L'lstat
L'evoluzione del sistema statistico italiano
Quali e quante sono le fonti dei dati
Le fonti internazionali dei dati
3. La raccolta dei dati
Le anagrafi della popolazione
Il censimento della popolazione e delle abitazioni
Il censimento: uno strumento ancora attuale?
Il ruolo degli archivi amministrativi
Le indagini campionarie
4. Le unità territoriali di analisi
Un mosaico di livelli e di suddivisioni in zone
Il sistema territoriale amministrativo
Il difficile rapporto tra unità amministrativa ed entità sociali
Altri livelli istituzionali di suddivisione territoriale
Le aree omogenee
Divisione del territorio e analisi ecologica
5. La qualità dei dati
La qualità: un concetto multidimensionale
La validità degli indicatori
La sensibilità della classificazione
La fedeltà
L'adeguatezza
La comparabilità
La comparabilità internazionale
6. I prodotti
Demografia
Immigrazione
Famiglia
Sanità
Assistenza e protezione sociale
Istruzione
Cultura
Uso del tempo
Lavoro
Giustizia
Turismo
Abitazioni e attività edilizia
Ambiente
Consumi, reddito e benessere
7. La rete delle fonti a livello locale. Analisi di un tema: i giovani
Appendici
Un confronto tra i censimenti generali della popolazione e delle abitazioni al 1961, 1971, 1981 e 1991
Caratteristiche e percorso dei modelli di rilevazione
Rilevazioni e livello dell'unità territoriale di riferimento

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