Imprenditori per profitto e imprenditori per solidarietà

Maria Lucia Piga

Imprenditori per profitto e imprenditori per solidarietà

Edizione a stampa

21,00

Pagine: 208

ISBN: 9788846423153

Edizione: 2a edizione 2003

Codice editore: 613.1.2

Disponibilità: Limitata

Il mito infranto di una crescita che fino agli anni settanta si riteneva illimitata, rivela oggi la crisi della razionalità capitalistica e l'insufficienza dello scambio economico come principio di organizzazione sociale. L'affermazione di un tipo di azione economica rivolta esclusivamente al profitto e basata sull'interesse individuale, implica un rischio di erosione del capitale sociale di riferimento. Tale rischio viene analizzato come parte di una più ampia riflessione sul significato tradizionale di imprenditorialità e sulle basi culturali, comunitarie e identitarie, da cui proviene.

Le motivazioni etiche su cui si basava la nascita dello spirito d'impresa, oggi vanno verificate alla luce di un nuovo ethos imprenditoriale, connesso all'emergere di soggettività civiche e comunitarie originali, responsabili, creative, in grado di esprimere forme di solidarietà e intervento di tipo "orizzontale". Considerata l'inadeguatezza delle politiche centralizzate a soddisfare un'utenza sempre più consapevole dei propri diritti, nell'attuale fase di ridimensionamento del welfare state , tali soggettività vengono qui analizzate come forme di imprenditorialità sociale . In alternativa al potere degli intermediari tra "centri" e "periferie", si può spiegare l'emergere di attori capaci di cogliere il potenziale di sviluppo endogeno e di orientarlo secondo una prospettiva di "terzo settore", alternativa alle sterili dicotomie stato-mercato, tradizione-modernità, solidarietà-profitto, lavoro-capitale.

Maria Lucia Piga è ricercatrice di Sociologia presso la Facoltà di Lettere e Filosofia dell'Università di Sassari. Partecipa alle attività di ricerca e formazione del Consorzio SIS-Sviluppo Impresa Sociale.



Introduzione. Profitto, solidarietà e sviluppo che fa leva sulle risorse umane
Il mito del mercato autoregolato e i suoi attori: gli imprenditori per profitto
(Le idealità del nascente capitalismo; La razionalità capitalistica come paradigma dell'azione imprenditoriale; Oltre il riduzionismo economico; L'interesse individuale non è criterio di organizzazione sociale; Profitto e profittatori dentro lo stato patrimoniale)
Dalla microrazionalità economica alla macrorazionalità sociale
(L'impresa sociale e l'elaborazione degli "sviluppi locali"; La regolazione pubblica di fronte alla crisi dei "grandi soggetti"; Non l'erogazione ma la produzione di politiche sociali; Il ritorno della reciprocità come presupposto dello sviluppo; Ripensare la regolazione nell'ottica comunitaria; Un rischio d'impresa sociale: la solidarietà; Dall'imitazione di modelli all'elaborazione di percorsi)
Istituzioni della violenza e risorse della solidarietà
(Le istituzioni che creano disagio; Dalla monocultura dello sviluppo allo sviluppo composito; I fattori endogeni della regolazione: contesti, attori, problemi, risorse; Il "circolo vizioso" della violenza e gli ostacoli agli investimenti di impresa; Gli attori che mobilitano le risorse comunitarie; Il circolo virtuoso della solidarietà reticolare)
I presupposti culturali dell'imprenditore solidale
(Appartenenza al territorio e atteggiamenti di "cura"; Fiducia nell'associazionismo come risorsa; Frattura degli equilibri tradizionali e aspettative di regolazione dall'alto; I diversi significati della tradizione e della modernità: gli interpreti di una terza via; La tradizione come fonte di autorità pedagogica; La tradizione come forza reattiva; La tradizione come indifferenza)
Dentro la situazione locale: percorsi di anomia e capacità propositive
(Né tradizione né modernità: la difficile trasmissione del mondo istituzionale; Il primato dell'avere sull'essere; La sfiducia verso le istituzioni dello stato; Una violenza senza obiettivi; Come cambiano le istituzioni; Capacità di percepire i cambiamenti; La qualità delle istituzioni che rispondono ai bisogni; Capacità propositive)
Imprenditori, intermediari, agenzie del malsviluppo
(Politiche pubbliche e risorse locali; Amministratori e amministrati; Sfere di responsabilità pubblico-privato; Intermediari e forme di potere locale; Imprenditori e politici)
Comunità, partecipazione e costruzione di identità collettive
(Alcuni motivi di coesione comunitaria; Come cambiano la socialità e la solidarietà; Il ruolo della comunità; Costruzione di identità collettiva; L'impresa di valorizzare il capitale sociale)
Una riflessione conclusiva: imprenditori per solidarietà ed elaborazione dei percorsi dello sviluppo locale .

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