Il pensiero di Karl Popper incontra oggi in Italia una fase di speciale rinascita culturale ed editoriale. In particolare è la riflessione popperiana sui temi politici e sociali di maggior rilevanza storica ad attirare l'attenzione si a di studiosi esperti che di lettori comuni. Interventi riportati spesso sulla stampa specializzata e non, hanno contribuito a mantenere desto l'interesse sulle sue tesi, sviluppate con uno stile vivace ed una quantità di accostamenti spesso inediti.

Questo libro offre un'ampia ricognizione dell'universo teorico del grande autore austriaco, attraverso l'analisi delle sue opere principali ( La società aperta e i suoi nemici e Miseria dello storicismo ) e delle parole chiave del suo linguaggio politico; e fornisce alcuni spunti interessanti per un dibattito non convenzionale sulla collocazione della filosofia sociale di Popper nel contesto della modernità.

Andrea Borghini (1969) è laureato in Filosofia e dottorando di ricerca in Sociologia dello Sviluppo presso il Dipartimento di Scienze sociali dell'Università degli Studi di Pisa. Ha collaborato ad una serie di indagini sulle dinamiche culturali e socio-politiche nelle are meridionali del nostro Paese, dedicandosi quindi a un lavoro di ricomposizione concettuale delle esperienze maturate.