L'autore di questo volume ritiene che la sociologia sia sì nata dalla necessità di comprendere i gravi e cangianti problemi sociali che ebbero origine dalla società, dal mercato capitalistico dei beni e del lavoro, ma anche dal condizionamento che sulla scienza sociologica esercitò l'avanzata quasi inarrestabile del pensiero «razionale secondo lo scopo».

Ora, questa constatazione non ha significato ideologico, come non l'ebbe la convinzione weberiana del progressivo affermarsi, nel mondo occidentale, della Rationalisierung.

Il volume opera anche una scelta di campo di carattere epistemologico ritenuta determinante nel qualificare la sociologia come scienza: rifiutando quella neopositivista in favore di quella comprendente. Senza per questo negare alla scienza dell'osservazione sistematica dei fenomeni una capitale importanza, si sostiene che la storia, l'universo simbolico e culturale sono tali per il senso che l'uomo conferisce agli accadimenti, alle istituzioni ed al sociale venendone, a sua volta, influenzato. Ma se la sociologia non è filosofia e se non può essere nemmeno una scienza strettamente empirica del sociale cos'altro può essere? Essa diverrà una scienza che, pur utilizzando la strumentazione empirica, rifuggendo dall'applicare al sociale i determinismi fisico, metafisico, illuministico o evoluzionistico, troverà un'unica possibile collocazione di senso: la realtà storico culturale che l'uomo costruisce e trasforma. Comprendere il senso che l'uomo, individuo o soggetto, forma sociale o istituzione, conferisce al proprio mondo: questo è l'unico ed irrinunciabile compito della sociologia.

Antonio Scaglia è docente di sociologia presso l'Università di Trento e di Innsbruck. È autore di vari saggi di sociologia teorica e applicata, fra cui Sacro e legittimazione del potere (UniCoop 1977), Comunità e strategie di sviluppo, (Angeli 1988), Sociologia: dalle scienze della natura alla scienza dell'agire umano (Angeli 1988), Le scienze sociali europee sul finire del secolo XX (RETA, Trento 1991), La sociologia del primo Novecento. Il conflitto fra sociologia e dittatura (Angeli 1992).