A cavallo tra l'antropologia e la teoria sociologica, la filosofia e la sociologia della cultura, l'estetica e la sociologia della scienza, l'opera di Arnold Gehlen 1904-1976 è considerata ormai un classico della teoria sociale tedesca del nostro secolo. E questo riconoscimento è tanto più significativo tanto più accomuna sia gli "avversari" storici di Gehlen come Habermas, sia I suoi discepoli come Schelsky, sia quegli studiosi che, come Luhmann, sono stati significativamente Influenzati dai suo pensiero.

Ma nonostante questo ruolo ormai riconosciutogli, l'opera di Gehlen non è ancora riuscita a superare i confini della discussione tedesca. Poche sono le traduzioni dei suoi libri e altrettanto scarsi gli studi sul suo pensiero. Questo volume vuole quindi colmare una lacuna, introducendo Il lettore italiano al suo pensiero sociale e alla complessità dei suoi percorsi e insieme proponendo una lettura critica degli scritti dell'ultimo periodo Inquadrati nelle loro matrici teoriche e nello sfondo concettuale che risale all'antropologia filosofica degli anni '30-'40. A questo scopo, una particolare attenzione è dedicata al confronto tra I concetti e il linguaggio molto peculiari dell'opera di Gehlen e le principali prospettive teorico-metodologiche ad essa contemporanee, come il metodo comprendente, l'analisi funzionale, la tradizione ermeneutica nelle scienze sociali. Vengono così messe in luce tanto l'originalità quanto I luoghi problematici del contributo di Gehlen alla teoria dell'azione e delle forme culturali, ai problemi metodologici del rapporto tra sociologia e antropologia e tra i presupposti filosofici e la ricerca empirica.

Furio G. Di Paola è ricercatore confermato presso il Dipartimento di sociologia dell'Università di Roma. Ha condotto studi nel campo della sociologia della conoscenza e della teoria sociologica tedesca contemporanea.