Chi è Dio?

Dio è l'essere perfettissimo che ha creato il cielo e la terra...

La formula del catechismo ripropone echi diversi a seconda delle età, tuttavia la domanda "chi è Dio?" ha una forza tale da porsi oltre il tempo. Una volta che si smetta di recitarla come bambini, tremano i polsi. È una frase che ci getta "dentro" Dio. Non ci chiede "c'è Dio?", non discute una sua probabile esistenza ma ci obbliga a definire l'identità di Dio con due attributi: Dio è perfettissimo e Dio è creatore. Una sconcertante potenza sta nella presa di posizione di Dio su di noi. Ma chi costruisce questa proposta? Chi stabilisce un simile concetto per gli aggregati umani? Che importanza può avere tanto rigore nel proporre Dio? Che parte ha Dio nel mondo?

Per capire che parte ha Dio nelle società umane bisognerà andare dalla preistoria al deserto e stare con gli dèi e col Dio unico. Fare questi viaggi comporta rivedere "il farsi" della società umana proprio intorno alla centralità dell'idea di Dio. Chi non volesse credere all'esistenza di Dio dovrebbe mettere mano, almeno, alla sua concreta esistenza presso l'uomo.È necessario, quindi, impostare uno scavo archeologico intorno al concetto di Dio e riesplorarne la sua relazione con la vita umana sulla terra.

Operando in questa direzione potrebbero apparire alcuni significati inediti di fenomeni molto tormentati, che ruotano intorno alle religioni. Le conversioni e le lotte tra fazioni religiose sono un esempio di quanto si è detto. Non ci siamo mai domandati abbastanza perché chi cambia religione appare come il peggiore dei traditori. Non ci siamo mai chiesti fino in fondo, in maniera semplice e chiara: "Come mai sono esistite o esistono le guerre di religione?" Rispondere a queste domande senza sofismi politici può essere molto interessante per la sociologia. Ebbene questo libro riapre una riflessione su Dio, dal punto di vista delle società umane e dei loro bisogni.

Paola Maria Fiocco insegna Sociologia presso il Diploma universitario in Servizio sociale e Sociologia dell'educazione nelle Facoltà di Lettere e Filosofia dell'Università di Verona. Ha pubblicato, tra gli altri, Il linguaggio del corpo, Milano 1979; "Be Thin": The Cybernetics of Obesity, Sydney 1990; Conoscenza e società. Primi appunti per una metodologia, Padova 1990; Comportamento, società ed educazione ai contesti, Venezia 1995; Francesco Alberoni, Sabino Acquaviva. Interviste con la vita, Verona 1998.