LIBRI DI ROBERTA ROSSI

La ricerca ha estratto dal catalogo 62 titoli

Francesca Tripodi, Filippo Maria Nimbi, Adele Fabrizi, Roberta Rossi, Chiara Simonelli

L’approccio integrato in sessuologia Teoria e prassi clinica

PSICOBIETTIVO

Fascicolo: 2 / 2016

Negli ultimi anni in sessuologia si è diffusa rapidamente l’integrazione di specialisti, modelli e tecniche. Questo articolo descrive l’evoluzione degli approcci nella terapia sessuale fino alla diffusione del modello biopsicosociale (BPS) nel sistema sanitario. L’approccio integrato è la diretta conseguenza e implementazione del modello BPS in sessuologia clinica. A partire dall’esperienza dell’Istituto di Sessuologia Clinica (ISC) di Roma nella clinica e nei corsi di formazione, brevemente descritta, vengono evidenziati i limiti e le risorse dell’approccio integrato, che prende idealmente in considerazione e dà la stessa importanza a corpo, mente, relazioni e contesto.

Davide Pappalardo, Nunzia Merafina, Roberta Rossi

Friends with benefits: attuali prospettive di relazione

RIVISTA DI SESSUOLOGIA CLINICA

Fascicolo: 1 / 2016

Le relazioni friends with benefits sono rapporti d’amicizia caratterizzati dalla componente sessuale e rappresentano un fenomeno largamente diffuso nell’attuale panorama relazionale. L’obiettivo del presente lavoro è offrire una rassegna sull’argomento al fine di approfondire la conoscenza delle caratteristiche di queste relazioni. È stata operata una ricerca sistematica degli articoli scientifici pubblicati negli ultimi 15 anni inerenti all’argomento indagato mediante Pubmed e PsychInfo. Gli argomenti trattati nella rassegna riguardano incidenza, frequenza e qualità delle relazioni friends with benefits, soddisfazione emotiva e sessuale, grado di impegno, vantaggi e svantaggi, differenze e somiglianze di genere. Sono auspicabili futuri approfondimenti al fine di poter disporre di ulteriori dati circa gli elementi di criticità e le risorse di queste relazioni per poter intervenire sulle possibili implicazioni psico-sessuologiche.

Luigi Lombardo, Roberta Rossi

Demenza e comportamento sessuale

RIVISTA DI SESSUOLOGIA CLINICA

Fascicolo: 1 / 2016

Sebbene la sessualità, i sentimenti e l’intimità rimangano aspetti importanti della vita nelle persone anziane e nei soggetti affetti da Demenza, un falso mito persistente nella società vorrebbe i pazienti affetti da Demenza asessuati ed i desideri ed i bisogni di relazione come qualcosa di destinato a dissolversi con l’avanzare dell’età. In realtà la sessualità espressa da pazienti con Demenza può essere espressa, talora drammaticamente, sotto forma di comportamenti sessuali inappropriati (ISB). Sulla definizione di tali sintomi comportamentali, non c’è al momento, nella letteratura scientifica internazionale una concordanza di vedute, tuttavia gli ISB comprendono una qualsiasi forma di agito verbale o fisico messo in atto in un contesto socialmente inappropriato. Esempi di ISB sono: esposizione dei genitali in pubblico o nel luogo di ricovero, masturbazione in pubblico e forme di aggressione sessuale nei confronti di degenti, operatori o familiari tanto che questi aspetti sono spesso fonte di preoccupazione, imbarazzo e fatica per chi si relaziona con questa tipologia di pazienti. La ricerca e di conseguenza la letteratura disponibile sui trattamenti è al momento piuttosto limitata. Interventi di tipo non farmacologico (tecniche comportamentali, strategie di distrazione, terapia occupazionale) possono essere efficaci se personalizzate. Numerosi trattamenti farmacologici (con antidepressivi, antiandrogeni, antipsicotici, ed anticonvulsivanti) vengono utilizzati empiricamente, tuttavia solo poche evidenze sono disponibili nella letteratura scientifica riguardo l’efficacia e la consistenza degli effetti collaterali, tanto che non esistono chiare linee guida in grado di precisare quali siano da considerare trattamenti di prima o di seconda linea.

Luigi Lombardo, Roberta Rossi

Disfunzioni sessuali correlate al trattamento del disturbo depressivo maggiore con farmaci antidepressivi

RIVISTA DI SESSUOLOGIA CLINICA

Fascicolo: 2 / 2014

Il Disturbo Depressivo Maggiore è uno dei disturbi psichiatrici più diffusi. Studi epidemiologici e clinici mostrano che la depressione e la sua cura sono associate, sia negli uomini che nelle donne, a disfunzioni sessuali quali difficoltà dell’orgasmo e dell’eccitazione, desiderio sessuale ipoattivo, eiaculazione precoce e difficoltà erettili. Le disfunzioni sessuali correlate all’uso di farmaci antidepressivi sono da considerare importanti effetti collaterali spesso sottovalutati e sono frequentemente indicati come causa di scarsa adesione alla cura, discontinuità nel trattamento o abbandono della terapia. Gli antidepressivi con una forte attività serotoninergica (SSRI e SNRI) hanno i tassi più alti di effetti collaterali sulla sessualità. Lo scopo di questa revisione della letteratura è quello di descrivere gli aspetti epidemiologici e clinici delle disfunzioni sessuali correlate alle principali categorie di farmaci antidepressivi e le strategie per gestire questo problema, inclusi gli approcci farmacologici e quelli alternativi.

Stefano Eleuteri, Roberta Rossi, Francesca Tripodi, Chiara Simonelli

Attività sessuali online (aso): nuove frontiere e nuovi rischi dell’utilizzo di internet per scopi sessuali

RIVISTA DI SESSUOLOGIA CLINICA

Fascicolo: 2 / 2012

Sempre più persone utilizzano Internet per attività sessuali online e il fenomeno è in crescente aumento. Negli ultimi anni, è inoltre emerso un importante doppio legame tra la sessualità e questo nuovo strumento, dove da un lato la tecnologia ha dato un significato diverso ai comportamenti sessuali preesistenti e dall’altro la stessa sessualità ha diretto la costruzione e l’utilizzo di Internet per renderlo sempre più adatto alle esigenze degli utenti. Questa nuova rivoluzione sessuale ha prodotto aspetti positivi e negativi, costituendo un arricchimento e miglioramento del funzionamento sessuale ma anche un’opportunità ulteriore per condotte criminali, negative e pericolose. Una più approfondita comprensione della sessualità online risulta dunque importante per coloro che lavorano nel campo psicologico e sessuologico. In questo articolo gli Autori cercano pertanto di offrire una panoramica quanto più possibile esaustiva di tale fenomeno, delineandone le motivazioni e le possibili conseguenze.

Roberta Rossi, Maria Moro, Giovanna Torre, Francesca Tripodi, Chiara Simonelli

Obesità e sessualità femminile

RIVISTA DI SESSUOLOGIA CLINICA

Fascicolo: 2 / 2011

L’aumento esponenziale dell’obesità costituisce un problema di salute pubblica con ricadute sia sul benessere fisico ed emotivo, sia sulla salute sessuale del soggetto obeso. Tra i disturbi dell’umore, la depressione sembra essere la patologia più presente tra la popolazione obesa rispetto alla popolazione normopeso.

Luigi Lombardo, Roberta Rossi

Disfunzioni sessuali e Sclerosi multipla: aspetti epidemiologici, eziopatogenetici e clinici

RIVISTA DI SESSUOLOGIA CLINICA

Fascicolo: 1 / 2011

La Sclerosi multipla (SM) è una malattia cronica che colpisce i giovani adulti in un’età compresa fra i 21 ed i 54 anni ed è più comune fra le donne che fra gli uomini. È una malattia degenerativa che provoca una demielinizzazione progressiva nel sistema nervoso con sintomi che dipendono dal tipo di forma clinica e dalla localizzazione delle lesioni. La SM è una malattia a genesi presumibilmente autoimmune associata a fattori di rischio genetici ed ambientali probabilmente correlati ad agenti patogeni ancora non esattamente individuati. Tra i fattori ambientali, le infezioni sessualmente trasmesse sono quelle più probabilmente connesse con l’eziologia della malattia. Nelle ultime decadi è stato osservato un aumento dei tassi di incidenza e prevalenza e ciò ha posto l’Italia fra le zone ad lato rischio. La SM esercita un impatto diretto sulla sessualità dovuto alle lesioni nel sistema nervoso centrale e periferico ed ai diversi sintomi neurologici ed ha un grosso impatto sulla qualità della vita. Le disfunzioni sessuali colpiscono circa il 50-90% degli uomini ed il 40-80% delle donne affette da SM. I tipi di disfunzione sessuale (DS) possono essere categorizzati in tre livelli. DS primaria, che include la riduzione della libido, della lubrificazione e dell’orgasmo. DS secondaria, caratterizzata da limitazioni nell’attività sessuale dovute a sintomi fisici. DS terziaria, legata ad aspetti psicologici, emotivi, sociali e culturali.

Luigi Lombardo, Roberta Rossi

Sessualità e malattia neoplastica: criteri e strumenti per una consulenza sessuologica in oncologia

RIVISTA DI SESSUOLOGIA CLINICA

Fascicolo: 1 / 2010

La sessualità è un aspetto essenziale dell’identità personale ed un importante elemento che contribuisce a determinare la qualità della vita in molti pazienti affetti da malattia oncologica e nei loro partner. Tutti i tumori ed i trattamenti ad essi correlati possono avere delle ripercussioni sulla sessualità e possono provocare effetti sulle diverse fasi della risposta sessuale. Questi possono essere provocati da una compromissione delle funzioni fisiche, da un’alterazione dell’immagine corporea o da distress psicologici che spesso accompagnano la diagnosi ed il trattamento. Molti pazienti con una malattia oncologica possono apprezzare l’opportunità di discutere con gli operatori di loro fiducia aspetti che riguardano la sessualità e l’intimità e conoscere quali sono le ricadute che i trattamenti oncologici possono avere sulla sessualità. Ma i professionisti della salute hanno spesso difficoltà nell’accettare che pazienti affetti da una malattia oncologica possano continuare ad essere "sessuati", così la sessualità e l’intimità dei pazienti vengono ampiamente medicalizzate. I modelli PLISSIT, ALARM e BETTER offrono utili strumenti per valutare gli aspetti relativi alla sessualità e forniscono la possibilità di un intervento di counselling graduale che permette a medici ed infermieri di occuparsi degli aspetti della sessualità in base al proprio livello di competenza e di attitudine.

Roberta Rossi, Elisabetta Todaro, Giovanna Torre, Chiara Simonelli

Omosessualità e desiderio di genitorialità: indagine esplorativa su un gruppo di omosessuali italiani

RIVISTA DI SESSUOLOGIA CLINICA

Fascicolo: 1 / 2010

Il desiderio di avere un figlio rappresenta un tipo di progettualità multidimensionale, complessiva ed allargata per l’identità individuale e di coppia. L’obiettivo della presente ricerca consiste nell’esplorare la presenza del desiderio di genitorialità in un gruppo di omosessuali italiani, approfondendo le motivazioni ed il grado di riflessività e d’intensità del desiderio di avere un figlio. La ricerca ha coinvolto 226 soggetti (143 M; 83 F) di età compresa tra i 17 ed i 67 anni (media 31 anni; DS 9.36). Le aree indagate nel presente lavoro sono: dati sociodemografici, l’orientamento sessuale, le motivazioni alla genitorialità (categorie: Benessere; Controllo Sociale; Felicità; Identità; Genitorialità; Continuità), il tempo impiegato a riflettere sui motivi per avere un figlio (Riflessività) e l’intensità del desiderio alla genitorialità (Intensità del Desiderio). I risultati evidenziano che un’ampia maggioranza del gruppo esprime un desiderio di genitorialità e l’intenzione di portarlo a compimento, con una maggiore rappresentanza delle donne e dei soggetti in coppia. I motivi per desiderare un figlio sono soprattutto legati alla sperimentazione dei sentimenti positivi che la relazione con un figlio comporta e al senso di realizzazione personale e di coppia. Non sono risultate per nulla influenti motivazioni di pressione sociale. L’indagine suggerisce l’importanza di considerare le nuove forme di progettualità espresse dagli omosessuali alla luce di vecchi stereotipi evidenziando la crescita di nuove assertività nell’affermazione identitaria omosessuale.

Chiara Simonelli, Paolo Maria Michetti, Daniele Bonanno, Roberta Rossi

Eiaculazione precoce e disregolazione delle emozioni: ricerca e implicazioni cliniche (Premature ejaculation and dysregulation of emotions: research and clinical implications)

RIVISTA DI SESSUOLOGIA CLINICA

Fascicolo: 2 / 2008

Premature ejaculation and dysregulation of emotions: research and clinical implications - The alexithymia construct describes a cluster of cognitive and affective characteristics initially observed among patients with classic psychosomatic diseases and later among patients with various medical and psychiatric disorders. The salient features of the construct are: difficulty in identifying and in describing subjective feelings, difficulty in distinguishing between feelings and the bodily sensations of emotional arousal, constricted imaginative activity and externally oriented cognitive style. This study shows significantly higher alexithymia levels in patients with lifelong PE than in controls (p < 0.001). Moreover, alexithymia level is positively correlated with PE severity (p < 0.001). Alexithymia, assessed at base-line, could be a useful predictor of treatment outcome and could contribute to the therapeutic orientation. In the clinical relationship special attention should be paid to the patient’s alexithymic difficulties. Body-oriented techniques, relaxation training, focalized body awareness, hypnosis, imaginative methods and combined pharmacological- psychological treatments could be particularly indicated in the treatment of alexithymic patients with PE. The partner’s involvement is generally important in both the diagnostic process and the treatment of PE, but is particularly indicated if the EP patient presents alexithymic features. Key words: premature ejaculation, alexithymia, emotions, treatment, psychotherapy, psychological factors.

Chiara Simonelli, Veronica Vizzari, Chiara D’Andrea, Roberta Rossi

Indagine conoscitiva dell'immaginario erotico in un gruppo di uomini eterosessuali

RIVISTA DI SESSUOLOGIA CLINICA

Fascicolo: 1 / 2008

Study of the sexual imagery in a group of eterosexual men - Erotic imagery is a central aspect of human sexuality and an indicator of psychological and physical well-being. In this study we intend to explore the nature of sexual fantasies in a group of today male heterosexuals. Fifty heterosexual males were interviewed through a self-administred and anony-mous questionnaire. The sample’s average age is 29,89 (range 20-36) and the level of education is rather high. In this research we investigated the following aspects: motivations for intercourse; situations that elicit to erotic fantasies, moments in which the subjects engage in erotic fantasies during sexual activity; situations that elicit to sexual desire; incidence of erotic fantasies during sexual activity and during masturbation. In addition, the contents of erotic imagery were considered by listing the top five fantasies in order of frequency of occurrence. Main results revealed that the motivations for intercourse were associated to else’s desire and physical need. It also results that erotic fantasies in the heterosexuals are mainly triggered by visual stimuli. The majority of participants showed to have erotic fantasies during sexual activity and in particularly during masturbation. This study confirms the importance of imagination in men’s sexuality. Data revealed that men’s fantasies are focused on sexual acts and contain emotive aspects. Results obtained were discussed in light of previous research and literature. Keys words: erotic imagery, erotic fantasies, heterosexual males.

Adele Fabrizi, Roberta Rossi, Elisa Romanelli, Ileana Di Pomponio, Chiara Simonelli

Endometriosi e sessualità, (Emdometriosys and sexuality)

RIVISTA DI SESSUOLOGIA CLINICA

Fascicolo: 2 / 2007

This study analyses the quality of sex life and relationship in an Italian sample of women affected by endometriosis, verifying the hypothesis that women with endometriosis have less sexual and relationship satisfaction than healthy women. The Italian version of McCoy Female Sexuality Questionnaire (MFSQ) was administered to a total sample of 110 Italian women, 55 women with endometriosis and 55 control women, ages 18-45 years (M=30, SD=6), grouped into 3 clusters: 18-29, 30-39 and 40-45 years. A principal component analysis identified the two factors structure, Sexuality and Relationship, founded by Rellini in the Italian version (Rellini et al., 2005). A t test showed that women with endometriosis scored significantly lower in Sexuality and Relationship than healthy women. No significant age differences were found in factors scores. A logistic regression showed that only the sexuality factor significantly predicted the presence of dyspareunia. Key words. Endometriosis, sexuality, quality of life, relationship, chronic pelvic pain, dyspareunia parents.

Luigi Lombardo, Roberta Rossi

Disfunzioni sessuali e cancro della mammella

RIVISTA DI SESSUOLOGIA CLINICA

Fascicolo: 1 / 2006

This review summarizes current knowledge about the nature of sexual dysfunctions in breast cancer. The most frequently encountered sexual complaints are: dyspareunia, vaginal dryness, hypoactive desire disorder, orgasmic dysfunction, distortion of body image perception, QoL impairment, depression and anxiety. This paper describes also the principales strategies of sexual counseling, individual coping training, couples-based coping training and couple-focused group intervention. Key words: sexual dysfunction, breast cancer.

Roberta Rossi, Cinzia Silvaggi, Donata Lembo, Francesca Tripodi

Il comportamento sessuale in adolescenza

RIVISTA DI SESSUOLOGIA CLINICA

Fascicolo: 2 / 2005

In questo articolo vengono messe in evidenza le principali caratteristiche della sessualità in adolescenza. Gli Autori analizzano gli aspetti psicoaffettivi dei cambiamenti corporei tipici di questo periodo, la masturbazione e i rapporti sessuali di coppia sia etero che omosessuali.

Roberta Rossi, Tiziana De Ronzis

La peer education

RIVISTA DI SESSUOLOGIA CLINICA

Fascicolo: 2 / 2005

L’espressione peer education indica una modalità di base secondo la quale un piccolo gruppo di pari opera attivamente per informare e influenzare il resto del gruppo di appartenenza. Tale approccio ha conosciuto negli ultimi decenni una larga diffusione in tutto il mondo occidentale, coinvolgendo svariati ambiti di intervento come il tabagismo, la tossicodipendenza, l’alcolismo, la salute sessuale e la dispersione scolastica. L’educazione tra pari consente di ottenere cambiamenti e di attuare prevenzione attraverso la condivisione delle esperienze e l’utilizzo di un linguaggio comune. Numerose ricerche attuate in ambito preventivo sottolineano la necessità di programmi educativi che favoriscano il confronto, la discussione e la riflessione; attraverso le attività esperienziali e l’apprendimento attivo, proprie della peer education, è possibile promuovere la responsabilizzazione e la personalizzazione delle informazioni acquisite.

Cinzia Silvaggi, Francesca Tripodi, Roberta Rossi, Valentina Cosmi

Sessualità, adolescenza e percezione del rischio

RIVISTA DI SESSUOLOGIA CLINICA

Fascicolo: 2 / 2005

Viene analizzato il rapporto dell’adolescente con il rischio insito nella sessualità, ossia quello delle malattie a trasmissione sessuale e delle gravidanze indesiderate. Dall’analisi degli studi sulla sessualità in adolescenza è emerso come nella maggioranza dei casi i ragazzi iniziano ad avere rapporti sessuali prima di aver completato la maturità psicosessuale, pertanto, gli Autori sottolineano l’im¬portanza di effettuare interventi di promozione della salute sessuale già dalle scuole elementari e/o medie inferiori, con l’obiettivo di favorire lo sviluppo di una sessualità consapevole.

Chiara Simonelli, Adele Fabrizi, Roberta Rossi, Veronica Vizzari

Storia della sessuologia in Italia

RIVISTA DI SESSUOLOGIA CLINICA

Fascicolo: 2 / 2005

Gli Autori esaminano i punti salienti della nascita e dell’evoluzione della sessuologia in Italia. Particolare rilievo verrà dato agli aspetti legislativi della stessa ed alle inchieste sul comportamento sessuale.