LIBRI DI CLAUDIO CALVARESI

Roberta Franceschinelli

Spazi del possibile

I nuovi luoghi della cultura e le opportunità della rigenerazione

Nel corso degli ultimi dieci anni si è assistito in tutta Italia alla diffusione di nuovi centri culturali multidisciplinari e ibridi in cui si sperimentano linguaggi e si indaga il contemporaneo fuori dai contesti tradizionali. Questo libro ne racconta il fenomeno. Una pubblicazione che si rivolge a professionisti del settore, a coloro che gestiscono spazi culturali o pianificano interventi sul territorio, a policy maker e amministratori locali, a chi è interessato alle nuove forme della cultura contemporanea e ai processi di innovazione sociale e urbana.

cod. 1257.62

Claudio Calvaresi

Agenda urbana e community hub

TERRITORIO

Fascicolo: 84 / 2018

Negli anni recenti la città è tornata nell’agenda pubblica, nel mondo, in Europa e in parte anche nel nostro paese. In Italia, in particolare, stiamo assistendo a un ritorno di interesse per le politiche urbane, che ha caratteri contraddittori. L’ipotesi qui sostenuta è che le esperienze di community hub possono contribuire positivamente alla costruzione di una avanzata agenda urbana. Nell’articolo si argomenta in che modo e si prova a fornire raccomandazioni di policy sia sul piano sostantivo, sia su quello del processo. I community hub indicano una prospettiva fertile per affrontare la questione del riuso del patrimonio immobiliare pubblico dismesso o sottoutilizzato. I gestori sociali dei community hub sono nuovi attori della trasformazione della città con i quali è bene che l’agenda urbana faccia i conti. Le iniziative di creazione di community hub rappresentano delle leve per la rigenerazione delle periferie.

Claudio Calvaresi, Erika Lazzarino

Caratteri, attori e politiche dei community hub. Un dialogo con i protagonisti

TERRITORIO

Fascicolo: 84 / 2018

L’obiettivo dell’articolo è presentare le principali caratteristiche dei community hub, a partire dal punto di vista di coloro che sono coinvolti in queste iniziative. Gli autori hanno intervistato promotori, autorità urbane, abilitatori ed esperti. Grazie al loro contributo, l’articolo estrae alcune lezioni di policy con riferimento a che cosa sono i community hub, se possono rappresentare una soluzione a differenti classi di problemi urbani e quale ruolo possono giocare nelle città e nelle aree interne. Inoltre, l’articolo presenta profili di promotori e in conclusione argomenta in che misura i community hub possono rappresentare un fattore di innovazione per le politiche pubbliche.

Claudio Calvaresi, Erika Lazzarino

Community hub: un nuovo corso per la rigenerazione urbana?

TERRITORIO

Fascicolo: 84 / 2018

Questo servizio si propone di presentare, analizzare e discutere il fenomeno dei ‘community hub’ come indice di un possibile cambio di paradigma nei processi di rigenerazione urbana in Italia. Individuati a partire da alcune caratteristiche comuni, i community hub indicano un campo di azione progettuale polisemico ed ‘eterodosso’. Riprendendo gli spunti di un dibattito nazionale avviatosi nel 2016, i contributi qui pubblicati intendono approfondire una prospettiva scientifica interdisciplinare, articolare una geografia di attori e sguardi attivi (professionisti, policy maker, abilitatori, progettisti e pratictioner) e infine riagganciare il tema dei community hub alla costruzione di competenze e politiche di abilitazione di progettualità complesse, oggi espressione di una società civile in forte cambiamento.

Claudio Calvaresi

Le aree interne, un problema di policy

TERRITORIO

Fascicolo: 74 / 2015

Questo articolo discute della Strategia nazionale sulle aree interne. Sostiene che compie una operazione di problem setting importante, basandosi su un policy design sofisticato. L’articolo ripercorre inoltre la nozione di area interna e identifica alcune implicazioni per le politiche territoriali, nella convinzione che la Strategia abbia diverse cose da insegnare ai modi e ai temi di intervento nelle aree marginali, aiuti a ridefinire il ruolo del progettista di politiche urbane, apra a scenari progettuali non banali

La Strategia nazionale Aree Interne suggerisce di riguardare l’Italia da un punto di vista che non è quello dei centri di sviluppo, ma quello dei territori difficilmente accessibili, che dai centri di sviluppo scontano una distanza. Sono l’‘osso’ da cui la ‘polpa’ si è staccata. Sono l’esito di civilizzazioni antiche; sono depositi di biodiversità. Hanno conosciuto antichi predoni e più recenti predatori, i primi provenienti da molto lontano, i secondi spesso nativi. Oggi ci si avvicina loro con discrezione, con la cura richiesta nell’approssimarsi ai fragili. Non manifestano infatti particolari vocazioni; sono i nuovi turisti colti e i neocoloni ad essere loro vocati. Le politiche pubbliche, quando se ne sono occupate, le hanno trattate come marginalità da colmare, fallendo. Occuparsene può dire qualcosa sulle prospettive delle politiche territoriali, sul loro disegno e sugli strumenti per gestirle

Claudio Calvaresi, Rosanna Ridenti

Progettare politiche per le aree marginali: il caso delle Terre Alte

ARCHIVIO DI STUDI URBANI E REGIONALI

Fascicolo: 97-98 / 2010

In questo articolo sosteniamo che, per interrogarsi su cosa significhi "abitare in periferia", conviene osservare quei contesti che più acutamente mostrano condizioni di marginalità. Soprattutto nelle aree montane, e in special modo nelle aree montane interne del nostro Paese. Nella prima parte, ci soffermeremo in particolare sui problemi tipici delle alte valli. Nella seconda, getteremo lo sguardo sul Gal e sul programma Leader plus. Infine, ci chiederemo cosa vuol dire operare in contesti marginali e quale può essere la funzione del progetto di politiche.

Claudio Calvaresi

Sperimentare lo sviluppo territoriale

Un bilancio dell'attuazione del programma Leader Plus nell'Alto Oltrepò pavese

Il volume nasce da una attività di monitoraggio e valutazione dell’iniziativa Leader Plus dell’Alto Oltrepò, che ha messo sotto osservazione lo stato di realizzazione del programma, le criticità incontrate, il livello di raggiungimento degli obiettivi, gli esiti conseguiti. In particolare, la ricerca si è interrogata sugli aspetti innovativi dell’approccio Leader, basato su principi di sostenibilità, partecipazione e coinvolgimento degli attori, governance multilivello, integrazione delle azioni.

cod. 1159.2.1