BOOKS BY SILVIA VEGETTI FINZI

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Silvia Vegetti Finzi

Pace al femminile

SOCIETÀ DEGLI INDIVIDUI (LA)

Fascicolo: 75 / 2022

Francesco Marchioro

Freud genio infedele

Identità di un ebreo tedesco irreligioso

Nell’approfondire la biografia e le opere di Sigmund Freud affiora con sempre maggior frequenza la domanda sulla natura della sua identità, l’essenza dell’ebraismo freudiano, il senso della sua genialità. In quale clima familiare e religioso, entro quale contesto culturale e sociale cresce dunque Freud, «il primogenito di una giovane madre, che da quest’aria, da questa terra, ricevette le prime indelebili impressioni»?

cod. 1950.1.22

Silvia Vegetti Finzi

La Città sognata

SOCIETÀ DEGLI INDIVIDUI (LA)

Fascicolo: 70 / 2021

Silvia Vegetti Finzi

Questi nostri amati, temuti adolescenti

EDUCAZIONE SENTIMENTALE

Fascicolo: 30 / 2018

L’adolescenza è età di passaggio, da un mondo di accudimento ad una vita autonoma, libera e responsabile, motivo inevitabile di scoperte ed errori. Purtroppo i genitori di oggi, nei confronti di figli il più delle volte unici, ai quali anche in tempi di crisi non si fanno mancare possibilità che vanno oltre le richieste e i desideri stessi degli adolescenti, non aiutano il faticoso e necessariamente lento processo di maturazione ed anzi proiettano sui propri figli i propri desideri e ambizioni. Di qui i fenomeni di regressione ad un’infanzia troppo precocemente abbandonata e la tendenza a far propri anzi tempo comportamenti e decisioni che richiedono la capacità di desiderare, di attendere, di immaginare.

Silvia Vegetti Finzi

La memoria del silenzio

EDUCAZIONE SENTIMENTALE

Fascicolo: 28 / 2017

Gli eventi del secolo scorso ci lasciano ancora incapaci di delineare un futuro possibile e desiderabile. Nel frattempo spariscono gli ultimi protagonisti, testimoni dei fatti oggettivi, delle emozioni con cui sono stati vissuti, delle omissioni con cui sono stati scritti nella memoria individuale e collettiva. Questa è anche l’esperienza dell’Autrice che aveva sette anni quando la guerra finì. La sua è una memoria fatta di un silenzio dettato dalla paura, dalla stanchezza e forse dalla speranza cioè dei genitori che, tagliando il filo della memoria, per i figli sarebbe stato più facile divenire adulti normali al riparo dai colpi della storia. Solo che i traumi senza parole s’incistano nel corpo come un alimento non metabolizzato o, come afferma Bion, come un elemento beta che non è stato alfabetizzato. In fondo l’angoscia è la memoria del silenzio, la sua verità. Indelebile scia, trascorre di padre in figlio lungo una segreta genealogia delle passioni. Per cui, come nel peccato originale, l’umanità soffre anche di quel che non sa, di una colpa dimenticata che non prevede redenzione. Secondo la mistica ebraica del ’600 quando il Verbo divino si ritira per lasciar posto al mondo, nello spazio che si è prodotto vagano lettere e numeri caoticamente sparsi, brandelli del nome di Dio. Il compito dell’uomo sarà allora quello, inesauribile, di raccoglierli, numerarli, riordinarli, ricombinarli in parole e connetterli in racconti perché la creazione possa essere portata a termine, non da Dio, ma dagli uomini che sanno dialogare con altri uomini capaci di interrogare, ascoltare, comprendere, conservare e tramandare

Silvia Vegetti Finzi

Memoria e rimozione: il buon uso del ricordo

EDUCAZIONE SENTIMENTALE

Fascicolo: 27 / 2017

Vale per i popoli quello che vale per gli individui: non vi è identità senza memoria. Per questo ricordare è una necessità. La nostra biogra?a tuttavia incontra continuamente cancellazioni, interruzioni, deviazioni che la psicoanalisi s’incarica di colmare e organizzare in una narrazione coerente. Ma la rimozione resta, entro certi limiti, un’attività necessaria in quanto non costituisce l’antitesi della memoria ma una sua componente, un dispositivo necessario al suo funzionamento. Dagli anni ’50 in Italia è prevalsa una voglia di dimenticare che ha prematuramente cancellato le vicende della dittatura, delle persecuzioni politiche e razziali, della guerra, della resistenza, del con?itto civile che ha caratterizzato il primo dopoguerra. Probabilmente non era possibile ricordare tutto, mantenendo vivo il con?itto. Nella maggior parte delle famiglie i genitori non hanno trasmesso ai ?gli la memoria delle loro vicissitudini, non hanno narrato le loro esperienze, dato parola alla paura, alla colpa, al rimorso, all’orgoglio o alla vergogna che accompagnano i grandi eventi storici. Come se fosse disdicevole e inopportuno ricordare il passato tanto per i persecutori quanto per i perseguitati. Si è così prodotta una società che è rimasta in parte priva d’identità nazionale, di sentimenti di cittadinanza, dotata di un debole senso dello stato e della responsabilità collettiva, incapace di accettare le regole del vivere civile. Di fronte a un eccesso di rimozione, suggerisce Freud, occorre recuperare ciò che è stato, non solo per conoscerlo ma per riviverlo, per collegare in modo pertinente i fatti e gli affetti, le azioni e le emozioni. Solo al termine del processo di storicizzazione degli eventi alla tentazione della vendetta e alla logica della pena si può sostituire l’amnistia che, perdonando i colpevoli, non gli errori, ricostituisce il tessuto sociale dilacerato. Se questo "lavoro" non accade il rimosso ritorna come un rigurgito a perturbare la convivenza civile.

Uno strumento innovativo, con forte valenza preventiva: il Gruppo di parola. Una “buona prassi” introdotta nel nostro Paese dal Canada, e oggi diffusa in servizi pubblici, privati e di terzo settore, per affiancare le famiglie in difficoltà e permettere ai figli di esprimere ciò che stanno vivendo attraverso la parola, il disegno, i giochi di ruolo, la scrittura.

cod. 1245.42

Barbara Rossi

Il gruppo tra mente e corpo.

Percorsi terapeutici

Questo libro, partendo da una revisione di alcuni principi teorici relativi all’esserci (interamente, mente e corpo) e al gruppo, esplora l’utilizzo di alcune tecniche di gestione del gruppo in territori di frontiera. Un testo per operatori che si occupano a vari livelli di percorsi psicoterapeutici, terapeutici, di benessere, di salute.

cod. 1250.242

Gian Luca Barbieri

Tra testo e inconscio

Strategie della parola nella costruzione dell'identità

Come si può infrangere quell’approccio ingenuo che troppo spesso, e anche nella ricerca, caratterizza il modo in cui ci si accosta al testo, orale o scritto? Questo è l’interrogativo che sottende l’intero volume che, con un taglio pluridisciplinare, fa dialogare la psicoanalisi con la semiotica, la linguistica e la filologia, per penetrare negli aspetti emotivi latenti della comunicazione e negli strati profondi della significazione. I testi autobiografici, le interviste o i questionari non sono qui intesi come sintesi oggettive e del tutto attendibili da cui ricavare meri dati, ma come progetti dialogici aperti, nati all’interno di una relazione particolare e unica, percorsi da un inconscio testuale che si può scorgere in filigrana.

cod. 1240.288

Francesca Mazzucchelli

Il sostegno alla genitorialità.

Professionalità diverse in particolari situazioni familiari

Il volume riafferma il compito educativo primario della famiglia e richiama l’esigenza che l’intera comunità sociale sostenga i genitori nel loro impegno educativo, soprattutto in situazioni di difficoltà, come il confronto con la disabilità, la devianza, la fragilità dei figli nelle loro diverse fasi evolutive.

cod. 1130.289

Marisa Casalini Farinet

Nascere.

Le parole per dirlo. Un percorso umanistico e scientifico

Il volume offre una rassegna antologica della Rivista Nascere, giunta al suo trentottesimo anno di pubblicazione. Un percorso scientifico-culturale che si avvale dell’apporto di studi fra i più significativi e autorevoli per la formazione/informazione degli Operatori Sanitari.

cod. 2000.1305

Marco Francesconi, Maria Assunta Zanetti

Adolescenti: cultura del rischio ed etica dei limiti

Un’approfondita ricerca sul campo condotta su un campione di più di 1200 adolescenti tra i 14 e i 18 anni di tre aree del nord Italia, intervistati mediante strumenti di indagine psicologica cognitivi e psicodinamici allo scopo di esplorare nel modo più approfondito possibile il concetto di rischio, il modo in cui lo intendono i giovani e la qualità del loro rapporto con il limite.

cod. 1240.334

Casa della Cultura di Milano

Politica e cultura

Per un rinnovato rapporto tra memoria, scelta politica e progetto. Sessant'anni: 1946-2006

cod. 2000.1147