Stabilire il problema della casa come una priorità politica, mobilitare le risorse necessarie per affrontarlo e modificare in modo sostanziale la forma e le logiche dell'intervento abitativo sociale: la ricostruzione delle politiche abitative - insieme con il riconoscimento della specificità della problematica degli immigrati - è una condizione necessaria per affrontare il problema fuori dalle riduzioni e dalle perversioni della logica dell'emergenza.

In questa prospettiva, la critica delle politiche nei riguardi degli immigrati viene collegata con i tempi proposti dal nuovo dibattito internazionale sugli homeless e sulle politiche della casa; il nuovo disagio abitativo e i suoi rapporti con le nuove povertà; i limiti storici dell'intervento abitativo per i poveri; la crisi in atto nei modelli delle politiche; le alternative indicate dalla "rivoluzione abitativa" che dagli anni '70 ha influenzato le politiche in altri paesi.

Il volume mette l'accento sui limiti sociali delle politiche convenzionali, in particolare per quanto riguarda la loro efficacia nei riguardi dei segmenti più deboli di popolazione e sul carattere ideologico delle categorie che regolano il dibattito.

L'esperienza di altri paesi europei suggerisce diversi criteri per la costruzione di politiche e di progetti locali che consentano di recuperare efficacia sociale e congruenza con gli specifici problemi abitativi degli immigrati. Ma se i modelli sono disponibili, è chiaro che essi implicano una sostanziale discontinuità rispetto alle logiche assistenziali e alle ipotesi di controllo che hanno guidato fino ad oggi le politiche in questo settore.

Il testo è accompagnato da 40 schede che illustrano i diversi tipi di proposte e di esperienze in Italia e in altri paesi europei.

Antonio Tosi, insegna Sociologia urbana e rurale presso la Facoltà di Architettura del Politecnico di Milano. Per lo stesso editore ha pubblicato Ideologia della casa. Contenuti e significati del discorso sull'abitare. (1979)