Il fenomeno dell'automedicazione sta diventando rilevante anche in Italia, in linea con quanto avviene da tempo in altri paesi europei e negli Stati Uniti.

Sulla base di ricerche e indagini condotte nell'ultimo decennio, il presente lavoro si propone di analizzare la situazione italiana dell'automedicazione, fornendo un quadro ampio e articolato sulla materia.

L'automedicazione appare così un fenomeno complesso influenzato da diverse variabili (età, sesso, istruzione, reddito,..), che possono leggersi come indicatori delle motivazioni e dei contesti che inducono a tale pratica, accanto naturalmente a fattori meno generalizzabili di ordine personale.

In Italia tale pratica è apprezzabilmente diffusa (un italiano su quattro si automedica), ed esistono le condizioni per un suo ulteriore sviluppo: un buon livello di cultura generale, un certo benessere economico e un diffuso interesse per l'informazione sulla salute. Le autorità sanitarie e le categorie professionali dovrebbero avere una maggiore consapevolezza dell'importanza e della diffusione dell'automedicazione, per gestirne lo sviluppo secondo linee ragionate e per rispondere in modo adeguato e formativo alla crescente domanda di informazione sanitaria. In presenza dei necessari strumenti culturali e istituzionali, che disciplinino e responsabilizzino tale pratica, l'automedicazione può rappresentare una gestione più matura dei problemi «non gravi» della salute, e parallelamente comportare salutari effetti sull'efficienza del sistema sanitario nazionale.

Carlo Lucioni, laureato in Scienze economiche all'Università Bocconi di Milano, è direttore di ricerca dell'istituto di Economia Sanitaria. Già professore a contratto di Economia del farmaco presso la facoltà di Farmacia dell'Università di Napoli, collabora con Enti e organismi nazionali e internazionali quale esperto di economia sanitaria. E' autore di numerosi lavori in tema di Economia Sanitaria, con particolare riguardo all'economia del farmaco, pubblicati su riviste nazionali ed internazionali.