Pratiche didattiche sullo schermo

Alberto Agosti

Pratiche didattiche sullo schermo

Per un pensare riflessivo sull'insegnamento

Una serie di opere cinematografiche incentrate sulla scuola sono lo spunto per un’analisi accurata delle pratiche didattiche che vi si possono osservare. L’intento è quello di offrire una serie di stimoli per pensare e soprattutto interrogarsi criticamente e costruttivamente su una delle professioni tra le più delicate e complesse, qual è quella dell’insegnante.

Printed Edition

27.00

Pages: 226

ISBN: 9788820457297

Edition: 2a ristampa 2018, 1a edizione 2013

Publisher code: 292.1.29

Availability: Discreta

L'autore prende in considerazione una serie di opere cinematografiche incentrate sulla scuola. In particolare egli guida il lettore a un'analisi accurata delle pratiche didattiche che in tali opere si possono osservare. L'intento è quello di offrire una serie di stimoli a pensare e soprattutto ad interrogarsi criticamente e quindi costruttivamente attorno a una delle professioni tra le più delicate e complesse, qual è quella dell'insegnante. I titoli dei paragrafi sono costituiti da lacerti tratti dai dialogati presenti nelle colonne sonore, ritenuti particolarmente significativi sia nella prospettiva della didattica sia in quella pedagogica.
La lettura del testo, ma soprattutto la visione dei film proposti, possono risultare utili per l'esercizio di un pensare riflessivo che consenta al docente in servizio di specchiarsi e di ripensarsi rispetto alle sue proprie pratiche didattiche in classe, sia all'insegnante in formazione di immaginarsi proattivamente nell'esercizio dell'affascinante quanto complesso mestiere di maestro o maestra o di professore o di professoressa.

Alberto Agosti è docente presso la Facoltà di Scienze della formazione dell'Università degli Studi di Verona, ove insegna Didattica generale e metodi e tecniche del lavoro di gruppo ed Educazione degli adulti. Con la FrancoAngeli ha pubblicato Leggere il maltrattamento del bambino. Le radici della violenza (a cura di, con P. Di Nicola), 2000; Il cinema per la formazione. Argomentazioni pedagogiche e indicazioni didattiche (a cura di), 2004; Lavoro di gruppo e gruppo di lavoro. Aspetti pedagogici e didattici, 2006; La formazione. Interpretazioni pedagogiche e indicazioni operative (2006).



Introduzione
(Giustificazioni operative della proposta; Film, libri e appunti per una scrittura creativa; La dimensione estetica del linguaggio filmico: un invito ad approfondire)
Film sulla scuola e formazione della professionalità docente
(Un supporto per pensare l'insegnamento; La scelta dei film; Le rappresentazioni cinematografiche: l'eccesso di caratterizzazione; Articolazione dei capitoli e criteri di scrittura del testo)
L'attimo fuggente
(Cogli l'attimo, cogli la rosa quando è il momento; È in gamba! ... È stato macabro! Spettrale!; Strano a dirsi, ognuno di noi in questa stanza un giorno smetterà di respirare, diventerà freddo, e morirà; Strappate, miei cari, strappate...; Andate pure controcorrente...; So che ti sembra impossibile, ma devi parlargli)
Freedom Writers
(Il mio assistente non capisce che le scuole sono uguali alle città; Tutti contenti dei nuovi confini?; Che succede? Su dammi... Chiudete tutti i libri!; Non puoi giudicare gli insegnanti che cercano di sopravvivere in questo posto; Voglio organizzare delle gite. Molti di loro non sono mai usciti da Long Beach; Ora facciamo un gioco, va bene? È divertente, ve l'assicuro; Ognuno di voi ha una sua storia; E agli studenti che arriveranno l'anno prossimo ripeterà lo stesso processo?)
Gli esclusi
(Stiamo combattendo una grande lotta per sopravvivere; Ciao Reuben. Non vuoi scendere dalla macchina Reuben? Nessuno vuol farti del male; Devi ricordare che colore hai usato, così potrai usarlo di nuovo quando vorrai...; Va bene Reuben. Fuori dalla classe, Reuben. Reuben, fuori dalla classe!; Con quale metro vorrebbe che fosse misurato il suo destino? Con la sua intelligenza o con le sue necessità?; C'è una trappola in cui è facile cadere. Ci si può affezionare troppo ad un solo bambino; Forse bisogna convincersi che questi bambini non hanno speranze... nessuna speranza; Miss Hansen, se continua me ne vado...; Vorrei che fosse morto... l'ho pensato più di una volta; Reuben occupa una posizione speciale nel nostro istituto, rappresenta uno dei nostri più spettacolari fallimenti!)
La classe
(Voglio dire a tutti i nuovi arrivati... bon courage!; Professore, la nostra vita non sarà mai così appassionante come quella di Anna Frank!; Non li posso più vedere. Non li voglio più vedere... Non ha senso; Non è per niente come la lingua di adesso. Magari si usava una volta...; 'Se ciò che hai da dire non è più importante del silenzio, allora taci'; Mi scusi se sono stata insolente. Però non lo pensavo)
Diario di un maestro
(... una ricerca di incontro e di comprensione che si nutre di amore; Mi raccomando le presenze e la cronaca, perché il Direttore ci tiene molto; Questa è la prima volta che ho una classe tutta mia; Facciamo l'appello? Vediamo chi ci sta; Dimmi con parole tue che cosa sai della Rivoluzione francese; È importante che io stabilisca rapporti con i genitori; Io sono appena arrivato, e non me la sento di giudicare; Sanno riconoscere un pezzo d'auto, un accessorio a prima vista; Devo trovare un modo nuovo, diverso, di fare scuola; Usciamo dal cancello principale; Vogliamo lavorare?; Ci sono fatti molto importanti di cui bisogna parlare [...] per capire che cosa si può fare per cambiare; Scrivete un pensiero su questo tabellone: a che cosa vi fa pensare questa situazione?; Dobbiamo impadronirci della lingua; Scriviamo la storia della guerra come l'ha vissuta la vostra famiglia; Quinto: non ammazzare; Il maestro non può andare a rimorchio! La scuola dev'essere formativa)
Conrack
(Lei è in una fossa di serpenti, e molto presto quei serpenti le morderanno i piedi; Acchiappate le sedie e venite qui... qui, tutti intorno a me, più vicini che potete; Nessuno sa in che Paese viviamo? Quanto fa due più due?; Quando sarai in acqua, batterai i piedi e nuoterai; E ora uno dei pezzi più famosi di Beethoven: la Quinta sinfonia; Io insegnavo ai bambini anche ad affrontare la vita a viso aperto, a riflettere; Io so solo che con loro ho trascorso giorni stupendi)
Ricomincia da oggi
(Che cosa ci tiene qui? L'amore? L'infanzia?; La durata di un racconto è come la durata di un sogno...; Le mani tutte colorate! Bellissime!; Ci sono due bambini che avete sbattuto fuori dalla mensa; È meglio se viene a prenderli la nonna, anziché la Polizia; Quando succede bisogna parlarne, bisogna dirle le cose; Troppe cose non vanno. Lei ha visto dove vive Laetitia?)
Goodbye Mr. Holland
(È solo un lavoro, se non ti piace puoi tentare qualcos'altro!; Mr. Holland, non credo che l'insegnamento sia un mestiere di ripiego; Che cos'è la musica?; Non era male... debbo dire che non era male; Lei e io dovremo lavorare un pochino assieme; Voglio che vi rilassiate... che vi divertiate...; Va bene professore, grazie, grazie molte, grazie; Lo sa quale è stato il nostro errore signorina Lang?; Suoni il tramonto. Chiuda gli occhi...; Lo vedi quel ragazzo in tribuna? È Louis Russ; La bussola del suo insegnamento è inceppata; Signor Holland, fra tutti lei è il mio insegnante preferito)
Essere e avere
(... guardare il mondo è già riscostruirlo; ... amo molto il lavoro coi bambini ... loro mi danno molto in cambio; Avevi promesso al tuo maestro che l'avresti finito!; Jusqu'à combien on peut compter? Fino a quanto si può contare?; Tu che ne pensi Jojo? Come lo trovi?; Credo che sia importante vederla aprirsi e che sia contenta)
Lo sguardo generativo di François Truffaut
(Tre film di Truffaut: l'infanzia tra famiglia e scuola; Doinel, sei un ignobile plagiario!; Cette histoire est authentique; Se potessi far venire questo ragazzo a Parigi; Voglio che si ammorbidisca; Sono deluso Victor, deluso e scoraggiato; È una cittadina, o meglio un paese, che si trova esattamente al centro della Francia)
Sessualità e moralità nei film sulla scuola: alcuni riferimenti
(Alla ricerca di un elemento comune; Passate la palla ragazzi, a volte è l'unica cosa che potete fare!; Finis origine pendet; Lei pensi a istruire mio figlio, a plasmarlo ci penso io; Tutti quanti prima o poi siamo costretti a guardare noi stessi allo specchio)
Altri film, altre scuole: per continuare a pensare
(Piccola peste! Non t'hanno insegnato le buone maniere?; Perché mio padre mi umilia?; Perché a me neanche un fiorellino?; Guardate dottore, ne ha sgranati tanti quanto me!; Perché sono costretto a scavare inutili buche?; Quanto costa un biglietto dell'autobus per la città?; Caro Mirco, sono il tuo maestro, ti scrivo anche a nome dei tuoi compagni; Iki Dil Bir Bavul: due lingue e una valigia; La crisalide è un insetto che sta tra il bruco e la farfalla)
Filmografia citata
Bibliografia.

Serie: Scienze della formazione

Subjects: General Didactis - Teachers Tools

Level: Textbooks

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