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Il progetto del quartiere di Maribor-Jug a Maribor (1973- 1982) ha rappresentato il culmine dell’urbanistica del socialismo autogestito in Jugoslavia. La complessità delle vicende progettuali, oltre alla difficoltà linguistica nello studio dei documenti originali, ne hanno fatto però un caso ancora non adeguatamente indagato dalla storiografia internazionale. In questo contributo, dopo un’indagine sulle vicende costruttive che chiarisce il ruolo dei molti attori coinvolti nella progettazione urbanistica e architettonica del complesso, attraverso una documentazione inedita, si esaminano i fattori di criticità dell’operazione, peraltro già rilevati nelle ricerche sociologiche coeve al completamento dei lavori.