BOOKS BY GIUSEPPE SCARATTI

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Silvia Ivaldi, Samuele Poy, Giuseppe Scaratti

Setting e competenze di accompagnamento nell’esperienza del sistema duale: evidenze da un programma pilota

RICERCHE DI PSICOLOGIA

Fascicolo: 1 / 2023

Per favorire l’occupabilità dei giovani si fa spesso riferimento all’importanza di offrire durante il percorso scolastico l’alternanza tra periodi di studio e di lavoro (sistema duale). In questo contesto, una funzione fondamentale di raccordo tra l’istituzione formativa (dove è incardinata) e l’azienda ospitante è svolto dal setting e dalle competenze dell’operatore del sistema duale, figura professionale dedicata all’accompagnamento del percorso. Nell’articolo si presentano le caratteristiche e i risultati di una valutazione di impatto del programma “Shape Work”. Realizzato da Fondazione Luigi Clerici in Regione Lombardia nel 2019, il programma agisce in chiave innovativa sui processi formativi e sul potenziamento delle competenze dell’operatore al fine di sostenere percorsi di accompagnamento degli alunni più fragili. Dal caso studio emergono buone pratiche di interesse generale.

Vincenzo Alastra, Micol Bronzini

Cambiare le relazioni di cura nelle organizzazioni sanitarie

Ricerche, progetti, esperienze

Nel momento in cui la pandemia da Covid-19 mette in discussione l’assetto corrente del SSN e dei sistemi di salute, appare necessario sviluppare un pensiero e un insieme di proposte capaci di incidere sulle pratiche di cura quotidiana, per rilanciare un nuovo patto di cura fra popolazione e professionisti della salute. Il volume raccoglie alcuni contributi interdisciplinari che delineano possibili direttrici di cambiamento all’insegna del riconoscimento delle interdipendenze tra le molteplici sfere della vita sociale e tra gli attori che le “abitano”.

cod. 11341.1

Giuseppe Scaratti

La dimensione narrativa tra Ercole e Narciso

EDUCAZIONE SENTIMENTALE

Fascicolo: 31 / 2019

Il contributo riprende alcune riflessioni sul rapporto tra narrazione e ambito organizzativo/formativo, mettendo in dialogo la prospettiva della Psicologia del lavoro e delle organizzazioni con alcune sollecitazioni derivanti dal pensiero di Pagliarani, con particolare riferimento alle tematiche connesse alle figure mitologiche di Ercole e Narciso. La necessità di posizionarsi in contesti caratterizzati da complessità, turbolenza e rapida evoluzione, sollecita la ripresa di una narrazione della propria traiettoria personale, lavorativa e professionale. Attraverso frammenti di discorso narrativo l’articolo intende sottolineare il potere trasformativo della dimensione narrativa nei contesti organizzativi, funzionale ad attivare processi di crescita e trasformazione.

Emanuele Testa, Giuseppe Scaratti

Valutare l’apprendere nelle organizzazioni: trasformazioni di pratiche lavorative e identità professionali

STUDI ORGANIZZATIVI

Fascicolo: 1 / 2018

Il presente studio intende descrivere un processo di valutazione inerente speci-fiche situazioni di cambiamento professionale e organizzativo, sostenute da un intervento di natura formativa. Viene indagato l’impatto sulla vita lavorativa di un’esperienza di trasformazione e apprendimento di practitioners - a seguito di un articolato intervento formativo - appartenenti a un complesso contesto organizzativo sollecitato da logiche di qualità e innovazione dei servizi offerti. Nello specifico il target è costituito da insegnanti di scuole dell’infanzia operanti nel territorio trentino, coinvolti in una formazione orientata a generare trasformazione nelle identità professionali e innovazione nel proprio sistema di attività. A partire da una marcata istanza di cambiamento nell’approccio metodologico adottato nella didattica, la formazione ha inteso sostenere tangibili processi di trasformazione nelle pratiche di lavoro, con una particolare attenzione alle loro implicazioni sull’identità professionale degli attori convolti e sul lavoro di gruppo in collegiale. Gli obiettivi della ricerca riguardano la valutazione della formazione alla quale hanno partecipato le insegnanti del caso descritto, con particolare attenzione per le ricadute degli apprendimenti: nella vita organizzativa; nelle pratiche di lavoro; nel-le rappresentazioni sul ruolo professionale. Sono state inoltre indagate le valuta-zioni dei soggetti sull’architettura del percorso formativo proposto, assumendo come opzione teorica una "valutazione dialogica" (Lichtner, 2002), nella quale i partecipanti alla formazione svolgono un ruolo attivo nel processo di co-costruzione della valutazione. Al fine di studiare le ricadute della formazione descritte, si è optato per una me-todologia della ricerca di tipo qualitativo congruente con l’esigenza di analizzare le esperienze dei soggetti convolti. Lo studio ha preso in esame le loro narrazioni, raccolte attraverso 134 questionari a domande aperte. Mediante un’analisi di tipo fenomenologico sono stati identificati aspetti di maggiore ricorrenza e significativi-tà in riferimento agli obiettivi della ricerca. I principali esiti del presente studio mettono in evidenza il favorevole impatto della formazione soprattutto sull’innovazione delle pratiche di lavoro delle inse-gnanti nella didattica con i bambini e sulle trasformazioni nelle loro rappresenta-zioni di ruolo. Emergono, inoltre, considerazioni positivamente connotate sui pro-cessi di miglioramento nel lavoro di gruppo in collegiale e nell’implementazione degli aspetti sociali degli apprendimenti professionali delle insegnanti.

Nicola Alberto De Carlo, Alessandra Falco

Stress, benessere organizzativo e performance

Valutazione & Intervento per l'Azienda Positiva

Il volume fa il punto a livello internazionale e italiano sugli aspetti teoretici e su quelli applicativi di un tema di grande attualità, il benessere organizzativo e stress lavoro-correlato, ponendosi come vero manuale di riferimento per i vari specialisti delle risorse umane: medici del lavoro, responsabili dei servizi di prevenzione e sicurezza, psicologi, formatori, consulenti del lavoro, studenti delle diverse professioni psico/socio/sanitarie.

cod. 1375.10

Silvia Ivaldi, Giuseppe Scaratti

Competenze manageriali e costruzione sociale di conoscenza. Una ricerca sul campo

STUDI ORGANIZZATIVI

Fascicolo: 2 / 2015

Il paper presenta un caso di ricerca relativo alla ricognizione e individuazione delle competenze riferite a dirigenti di un consorzio di imprese sociali. Le competenze sono qui concepite e descritte come strutturalmente connesse a esperienze e declinazioni locali, anziché sulla base di riferimenti universalistici che tendono a rappresentare modelli ideali (best performer). Il paper propone quindi un approccio contestuale con l’intento di mostrare come l’individuazione di competenze riconosciute rilevanti e significative dipenda da specifiche modalità di circolazione e scambio di conoscenze inerenti pratiche professionali e culture organizzative diffuse. Obiettivo dell’articolo è evidenziare come il riferimento alla conoscenza situata sia condizione ed esito di un processo di costruzione sociale, rivolto sia alla configurazione sul campo di profili dirigenziali, sia alla valutazione reciproca delle competenze generata da tali processi situati. Il contributo si sofferma inizialmente sugli scenari emergenti, che introducono la sfida di funzioni manageriali sempre meno riducibili ad approcci orientati alla razionalizzazione e standardizzazione, secondo una logica context free. L’articolo descrive conseguentemente il contesto di riferimento e il dispositivo metodologico attivato per valorizzare le pratiche situate, le modalità in cui i processi organizzativi e le competenze connesse sono concepiti e realizzati nelle differenti situazioni. Il disegno di ricerca adottato prefigura un processo di costruzione sociale di conoscenza, orientato ad avvicinare ed evidenziare sia repertori di pratica dirigenziale emblematica (riconosciuti dagli attori organizzativi come rilevanti ed esemplari, quindi opportuni, adeguati, da seguire), sia l’ordine simbolico negoziato che emerge nelle diverse situazioni (in cui le persone costantemente discutono e configurano ciò che è giusto e ingiusto, corretto e scorretto, tollerato e intollerabile, opportuno e inaccettabile). Nella parte finale vengono illustrati i principali risultati ottenuti e discusse le implicazioni inerenti la circolazione della conoscenza prodotta dall’approccio di ricerca adottato.

Giuseppe Scaratti, Silvia Ivaldi

(In) sostenibilità della vita organizzativa

STUDI ORGANIZZATIVI

Fascicolo: 1 / 2015

Il presente contributo intende portare l’attenzione sulle nuove ed emergenti forme di rischio che connotano la vita organizzativa delle persone e riconfigurano la loro traiettoria professionale e di esperienza lavorativa. I nuovi scenari lavorativi e organizzativi introducono fattori di incertezza e instabilita che sollecitano inedite modalita di fronteggiare e gestire la complessita organizzativa. Lavorare in condizioni in cui processi, compiti operativi e condizioni di impiego mutano velocemente e sono spesso contingenti e precari, implica l’attraversamento di alcuni paradossi, inerenti la necessita di considerare nuovi segnali di disagio e di difficolta del vivere lavorativo odierno. Cio amplia il tema della sicurezza a quello della qualita della vita organizzativa e della sostenibilita dei processi lavorativi connessi. Il paper presenta inizialmente un posizionamento del concetto di sostenibilita come costrutto teorico in grado di comprendere l’allargamento del concetto di sicurezza del lavoro alla molteplice presenza di aspetti fisici, psichici e sociali. Vengono successivamente presentate e discusse tre vignettes che offrono spaccati di ordinaria sfida alla sostenibilita organizzativa, in cui una nuova accezione e riconfigurazione del rischio si manifesta e si propone come lente per rileggere le pratiche lavorative attraverso le quali prendono forma e si stabilizzano innovative modalita di rapporto tra soggetti e vita organizzativa. Il paper propone infine una prospettiva di ricerca capace di confrontarsi con i processi organizzativi esistenti e di promuovere in essi autentici e realistici processi migliorativi.

Mara Gorli, Giuseppe Scaratti, Davide Nicolini

Organizzazioni in cerca d’autore. Condizioni e metodi per sviluppare riflessione organizzativa e authorship

STUDI ORGANIZZATIVI

Fascicolo: 2 / 2013

Il contributo affronta il tema della riflessione organizzativa e lo declina proponendone una connessione con il concetto di autorialità nei luoghi di lavoro (authorship). Nel proporre l’integrazione tra i due concetti, dapprima a livello teorico e successivamente attraverso l’illustrazione di un intervento in un contesto organizzativo sanitario, l’articolo esplora metodi e condizioni necessarie per promuovere una riflessività pratica nelle organizzazioni. La riflessione viene intesa dagli autori del contributo non soltanto in ottica di sviluppo di capacità osservative, di comprensione e di acquisizione di consapevolezza delle realtà di lavoro di practitioners e attori organizzativi, ma come occasione trasformativa dei contesti stessi. A partire dal racconto e dall’analisi del caso oggetto di studio, il paper propone considerazioni e indicazioni operative su come accompagnare i soggetti organizzativi dall’essere attori/spettatori dei loro stessi teatri organizzativi, ad autori di copioni e cambiamenti che seguano le necessità e le sfide imposte dal loro tempo.

Vincenzo Alastra, Cesare Kaneklin

La formazione situata

Repertori di pratica

Attraverso un serrato dialogo tra quadri di riferimento teorico-concettuali ed esperienza di formazione realizzata in un contesto concreto e attuale, il volume offre una interessante prospettiva per innovare le logiche dell’azione formativa. Un utile strumento di lavoro per tutti i formatori.

cod. 25.2.26

Marcello Nonnis, Barbara Barbieri, Stefania Cuccu, Giuseppe Scaratti, Nicola A. De Carlo

La ricerca azione per il miglioramento dell’accoglienza in psichiatria

RISORSA UOMO

Fascicolo: 1 / 2011

Nell’ambito del Dipartimento di Salute Mentale di Cagliari, è stata realizzata una ricerca azione finalizzata alla costruzione di un manuale del ciclo dell’accoglienza per il miglioramento dell’offerta sanitaria e la promozione del benessere organizzativo degli operatori. Il contributo illustra il contesto con il quale il progetto si è confrontato, le modalità di avvio con la committenza, la realizzazione del setting e i metodi di intervento utilizzati. Si propongono due livelli di lettura del progetto. Il primo, per mezzo di un’analisi qualitativa dei dati, illustra i principali oggetti di apprendimento costruiti dai partecipanti per la realizzazione del manuale dell’accoglienza. Il secondo propone una riflessione sui processi relazionali attivati dall’intervento tra i diversi attori/ruoli coinvolti.

Giuseppe Scaratti, Cesare Kaneklin, Silvio Ripamonti, Mara Gorli

Nuove prospettive della ricerca-azione

RICERCHE DI PSICOLOGIA

Fascicolo: 3-4 / 2009

Il contributo riprende le principali traiettorie ed esiti di un percorso di studio che ha coinvolto ricercatori di diverse Università italiane, accomunati da una convergente riflessione sulla complessità e sulle implicazioni relative al produrre conoscenza e cambiamento oggi nelle organizzazioni. A partire da domande relative al cosa significa essere e fare lo psicologo del lavoro e delle organizzazioni e al come concepire il perimetro tra ricerca, formazione e professione sul campo, il contributo approfondisce le coordinate di un approccio orientato alla produzione di conoscenza significativa (rilevante, valida, efficace), a partire dai problemi reali delle persone in situazione organizzativa. Vengono in tal modo riletti i modi di concepire e praticare la ricerca-azione, evidenziandone i tratti costitutivi ed esplorando le implicazioni epistemologiche, metodologiche e operative di una rinnovata visione della ricerca applicata alle organizzazioni.

Giuseppe Scaratti, Jeanpaul Frassy, Marina Orefice

Strategie organizzative e consulenza come pratica situata di costruzione sociale di conoscenza

STUDI ORGANIZZATIVI

Fascicolo: 1 / 2009

Organizational Strategies and Consultation as Situated Practice of Knowledge Social Making - The aim of this paper is to present the main results of a consultation understood like a situated practice dealing with the social process by which professional identity, organizational knowledge and cultures take form. The work underlines how organizational strategies grow up from the social texture of workplace exchanges, in which the practical and daily experience of each professional becomes the main and more relevant field for a making sense process: the interactions and conversations between internal and external stakeholders and social actors shape the incarnate production of ordinary social facts. The paper underlines the qualitative approach and the methodological devices used to achieve the production of situated knowledge concerned the context of a social firm, located in Valle d’Aosta, dealing with the challenge of brand positioning and innovation. By means of accounts and thick descriptions the paper aims to show how making organizational strategies can be analyzed as a situated social process, as a practice which acquires progressive stability from provisional and changing patterns.

Keywords: Strategy process, practice, situated knowledge, qualitative methodological approach.

Pier Sergio Caltabiano, Francesco Sassu

Il valore della competenza

Logiche ed esperienze a confronto

Un approfondimento delle logiche, dei metodi e degli strumenti finalizzati a riconoscere e a dar valore alle Competenze ed ai Saperi delle Persone nelle organizzazioni. Frutto di un Workshop Internazionale organizzato dall’Associazione Italiana Formatori.

cod. 25.24

Giuseppe Scaratti, Cesare Kaneklin, Silvio Ripamonti, Mara Gorli

Analisi di pratiche lavorative e rilevazione di conoscenze situate per la riorganizzazione di servizi e di strategie formative orientate al lavoro

RISORSA UOMO

Fascicolo: 1-2 / 2005

Il presente contributo presenta il dispositivo di ricerca adottato ed alcuni dei principali risultati di un processo di produzione di conoscenza e di apprendimento organizzativo sviluppato a partire dalle iniziative promosse dall’Assessorato Formazione e Lavoro della Provincia di Arezzo. L’articolo propone sia una metodologia di ricerca intervento orientata a un avvicinamento ai soggetti secondo un approccio qualitativo ed etnografico per indagare pratiche e concrete esperienze di apprendimento in risposta ai problemi ed alle situazioni incontrate, sia un dispositivo per la promozione di interazioni, coinvolgimento e creazione di network tra diversi interlocutori locali individuati come rilevanti e portatori di conoscenze implicite dei loro contesti di azione.

Maria Cristina Isolabella, Cesare Kaneklin, Giuseppe Scaratti

L'emergenza nel quotidiano. Come riconoscere e usare i valori organizzativi straordinari nella pratica dell'efficacia lavorativa quotidiana

RISORSA UOMO

Fascicolo: 1 / 2003

Il contributo illustra l’esperienza di un percorso di ricerca-intervento, realizzato dal gruppo dell’area di Psicologia del lavoro e delle organizzazioni dell’Università Cattolica di Milano presso la Direzione Affari Generali della Regione Lombardia. L’iniziativa ha coinvolto 38 dirigenti impegnati in un processo di cambiamento orientato allo sviluppo di una cultura organizzativa centrata sui risultati e la trasversalità operativa. Il lavoro di ricerca è stato drammaticamente attraversato dall’incidente che ha portato allo schianto di un velivolo sul grattacielo Pirelli, sede amministrativa della Regione. Il tragico evento ha determinato il generarsi di processi di coinvolgimento ed attivazione organizzativa, caratterizzati da partecipazione, efficacia, innovazione, che i dirigenti avevano prefigurato come aspettative di cambiamento migliorativo per il futuro. Vengono approfonditi i rapporti tra l’emergenza legata all’incidente critico e le conoscenze organizzative, sviluppate e consolidate nella precedente azione trasformativa e formativa realizzata in Regione. La possibilità di consolidare nei processi organizzativi quotidiani l’impiego delle nuove conoscenze apprese dipende da un lavoro di sviluppo delle condizioni nelle quali i soggetti si sentano autorizzati ad attivare le loro risorse e conoscenze implicite, anche in assenza di emergenze drammatiche.