Dall’inizio della storia, con la guerra le comunità si sono difese o si sono rafforzate nei confronti di altre comunità. Gli armamenti nucleari hanno cambiato tutto questo: una guerra avrebbe causato la distruzione di ambedue i contendenti. Per 50 anni, scrive l’autore, l’equilibrio della Guerra Fredda si è retto su questo assunto. Ma dopo? I saperi sono circolati, le tecnologie si sono diffuse, quantità di uranio hanno cambiato mani. Sempre più Paesi dispongono di armi nucleari, forse anche gruppi terroristici e il loro fanatismo non li fermerà davanti alla prospettiva della distruzione completa. La globalizzazione ha favorito tutto questo. Oggi il disarmo nucleare non riguarda solo un paio di grandi potenze. Non riguarda nemmeno più solo gli Stati. Occorre acquisire informazioni, costruire delle partnership e cercare le soluzioni con tutti i Paesi e i popoli.