Produrre cultura creare comunicazione del Centro per lo studio della moda e della produzione culturale

Direzione: Laura Bovone, ordinario di Sociologia della comunicazione nella Facoltà di Scienze Politiche e Sociali dell’Università Cattolica di Milano.
Consiglio Direttivo Modacult: Laura Bovone, Elena Besozzi, Carla Lunghi, Emanuela Mora, Giancarlo Rovati, Lucia Ruggerone.
Comitato Scientifico: Emilia Buonanno, Università degli Studi di Roma “La Sapienza”; Fausto Colombo, Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano; Franca Faccioli, Università degli Studi di Roma “La Sapienza”; Franco Garelli, Università degli Studi di Torino; Guido Gili, Università degli Studi del Molise; Ana Marta Gonzalez, Università di Navarra; Wendy Griswold, Northwestern University; Luisa Leonini, Università degli Studi di Milano; Alberto Marinelli, Università degli Studi di Roma “La Sapienza”; Antonietta Mazzette, Università degli Studi di Sassari; Sanda Miller, Southampton Solent University; Roberta Paltrinieri, Università degli Studi di Bologna; Michele Sorice, Libera Università Internazionale degli Studi Sociali Guido Carli; Carlo Sorrentino, Università degli Studi di Firenze; Maria Antonietta Trasforini, Università degli Studi di Ferrara; Paolo Volonté, Politecnico di Milano.

Per informazioni: Tel. 0039-02-7234.2505 Fax 0039-02-7234.3665 centro.modacult@unicatt.it; www.unicatt.it/modacult

Il Centro per lo studio della moda e della produzione culturale (Modacult), fondato nel 1996, vanta una reputazione internazionale per lo studio sociologico della moda e una lunga esperienza di ricerca nel campo dei consumi, delle imprese culturali e dei quartieri creativi.
Il Centro dedica alla moda, analizzata per le pratiche comunicative che hanno luogo lungo tutta la filiera, un convegno internazionale annuale e percorsi di formazione.
Il Centro coordina per la Facoltà di Scienze Politiche e Sociali dell’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano un Master universitario di I livello in “Comunicazione per le industrie creative” e, in collaborazione con l’Università Bocconi e il Politecnico di Milano, ha dato vita al Milano Fashion Institute, un consorzio per l’alta formazione nel campo della moda.
Per le attività di ricerca e di formazione il Centro ha stabili rapporti con soggetti e imprese che operano nella moda, nonché con un’ampia rete internazionale di centri universitari che lavorano nell’ambito dei Fashion Studies.

I volumi pubblicati in questa collana sono soggetti alla valutazione di almeno due referee.

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Peer Reviewed series

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Eleonora Noia

Coltivare nuovi significati

La produzione culturale nell'Italia contadina

Questo libro si concentra sulla piccola produzione contadina e su protagonisti e protagoniste di questa fetta del nostro sistema-cibo, tanto diffusa in tutte le sue forme praticate quanto difficilmente quantificabile nel nostro Paese, che si muove tra cultura ed economia, tra produzione per autoconsumo e produzione per il mercato. Attraverso il cibo il volume racconta un segmento del sistema alimentare indispensabile per preservare il territorio dall’abbandono e dalle minacce della crisi climatica, ma anche per conservare e diffondere saperi e conoscenze con le pratiche quotidiane.

cod. 1155.1.37

Laura Bovone, Emanuela Mora

Fashion Tales

Come è cambiato l'immaginario della moda

Prendendo spunto dalla seconda edizione della conferenza internazionale Fashion Tales, organizzata da ModaCult nel 2015, questo volume si interroga sui cambiamenti intervenuti negli ultimi anni nel sistema moda, riflettendo su processi e tendenze che nel 2015 apparivano come frontiere ancora in larga parte da esplorare. Come un fermo immagine, i contributi qui raccolti offrono l’opportunità di fare un bilancio provvisorio della moda nei primi vent’anni del XXI secolo.

cod. 1155.1.36

Silvia Mazzucotelli Salice

Arte pubblica

Artisti e spazio urbano in Italia e Stati Uniti

Il volume riflette sul fenomeno dell’arte pubblica avendo come punti di osservazione le città di Torino, Bologna, Trieste, Seattle e Chicago, ed espone i risultati di una ricerca realizzata con tecniche qualitative. L’obiettivo è di verificare se l’arte pubblica, per la sua capacità di intessere relazioni e dare valore al capitale sociale di un territorio, può stimolare la partecipazione a forme più ampie di vita urbana e di governance.

cod. 1155.1.35

Marco Pedroni, Paolo Volontè

Moda e arte

Attraverso il contributo di sociologi, storici dell’arte, antropologi e studiosi di moda, il volume esplora i margini di contaminazione, sovrapposizione e collaborazione tra moda e arte, interrogandosi su cause ed effetti dell’interazione tra le due sfere, il cui confronto avviene su svariati terreni: dal fashion design alla sperimentazione artistica, dalle riviste di settore alle manifestazioni espositive.

cod. 1155.1.32

Elizabeth Wilson, Lucia Ruggerone

Vestirsi di sogni

Moda e modernità

Un classico degli studi sulla moda, un punto di riferimento che trascende i confini disciplinari ed esprime la consapevolezza che la moda è un fenomeno così complesso da non poter essere esaminato in un’unica prospettiva. Uno sguardo sulla moda a tutto tondo: dai dati storici al commento su fatti di costume di varie epoche, dai richiami artistici all’indagine dei legami tra la moda e alcune categorie classiche della sociologia come il genere, l’identità e la classe sociale.

cod. 1155.5

Carla Lunghi, Eugenia Montagnini

La moda della responsabilità

Il volume si interroga sull’esistenza di un consumo responsabile nel settore del tessile-abbigliamento, all’apparenza poco attento ai valori della solidarietà. La solidarietà assume invece forme diversificate, finanziando, ad esempio, progetti sociali o joint-venture fra cooperative del Sud e stilisti del Nord del mondo. Vengono poi introdotti i concetti di moda biologica (rispetto dell’ambiente e attenzione alla salute personale), di moda solidale (sensibilità verso i diritti dei lavoratori) e di moda dell’usato (sobrietà e anti-consumismo).

cod. 1155.1.25

Marco Pedroni

Coolhunting.

Genesi di una pratica professionale eretica

Attraverso le interviste a oltre 40 professionisti del settore, il volume presenta un quadro del coolhunting come attività di intermediazione culturale (nell’accezione del sociologo francese P. Bourdieu), specializzata nell’intercettare la distinzione, vale a dire osservare le pratiche esperienziali di consumatori sempre più sofisticati e dei loro immaginari per coglierne gli aspetti distintivi e innovativi.

cod. 1155.1.29

Laura Bovone

Rappresentarsi nel mondo

Comunicazione, identità, moda

Il volume affronta il nesso comunicazione-identità-moda, attingendo prima di tutto dalle categorie di alcuni fra i più importanti autori della svolta comunicativa che ha interessato la sociologia nella seconda metà del Novecento, e poi dal dibattito interno ai più specifici cultural e fashion studies e dalla cospicua ricerca empirica che negli ultimi decenni si è andata accumulando anche in Italia.

cod. 1155.1.34

Marita Canina, Paolo Volonté

Overfashion

Nuove prospettive per la moda nella società che ingrassa

Socialmente e culturalmente si sta consolidando l’idea che il corpo umano sia mutevole e costantemente in cambiamento. Nonostante il sistema moda continui a mantenere come immagine ideale il corpo magro, i tempi sono ormai maturi per una metamorfosi del sistema moda verso modelli e produzioni più flessibili e adeguate alla variabilità delle forme del corpo umano.

cod. 1155.1.33

Carla Lunghi

Creative evasioni

Manifatture di moda in carcere

Attraverso l’analisi di due marchi di moda come MADE IN CARCERE e Sartoria San Vittore, la ricerca, svolta attraverso interviste ai responsabili e alle lavoratrici di alcune cooperative sociali impegnate nelle carceri, costituisce un’interessante occasione per capire come la moda possa essere, al giorno d’oggi, un luogo di incontro fra aspetti deboli ed elementi di successo della realtà produttiva.

cod. 1155.1.31