La partecipazione di controllo delle imprese di assicurazione nelle imprese bancarie

L’articolo prende in esame la questione relativa all’acquisizione da parte di una società di assicurazione di un pacchetto di controllo di un istituto bancario. Dopo aver esaminato la problematica alla luce della disciplina sia del settore assicurativo che di quello bancario, l’A. considera le implicazioni di un’operazione del genere in ambito societario esaminando in particolare al fatto se l’acquisizione da parte di una compagnia di assicurazione della partecipazione di controllo di un banca sia destinata a ricadere nel divieto di cui all’art. 2361 c.c. allorché l’istituto bancario presenti (in termini di fatturato) dimensioni maggiori rispetto alla compagnia di assicurazione. Al termine dell’indagine, vengono presentate al riguardo le due seguenti conclusioni: a) l’acquisizione di una partecipazione di controllo sarà da non ritenere vietata ai sensi dell’art. 2361 c.c. allorché il divario a favore dell'attività assicurativa sia così imponente da indurre ad escludere in partenza che, in un eventuale gruppo unitario, l'attività bancaria sia destinata ad assumere, in luogo di una funzione secondaria e strumentale, un ruolo preminente e tale da modificare, di fatto, l'oggetto sociale della società assicurativa; b) l’ammissibilità dell’operazione sarà diversamente da escludere allorché il confronto tra i dati dimensionali dimostri una netta preminenza dell'impresa bancaria su quella assicurativa e ciò perché in casi quali quelli da ultimo delineati, stante il risultato del raffronto dimensionale, l’attività bancaria finirebbe per risultare prevalente e non già connessa o strumentale a quella assicurativa.

Angelo Vencchiarutti, La partecipazione di controllo delle imprese di assicurazione nelle imprese bancarie in "ECONOMIA E DIRITTO DEL TERZIARIO " 2/2006, pp 441-462, DOI: