Se è vero che la famiglia, nonostante tutti gli attacchi che subisce da ogni parte, continua ad essere "un capolavoro di organizzazione sociale" ed è direttamente responsabile dell'educazione dei figli, è bene che essa sia posta al centro di ogni dibattito sull'educazione e, in modo particolare, di quella riferita al recupero dei minori con problemi. D'altronde tutti devono sapere che i condizionamenti subiti in famiglia talvolta generano deficit e disagi di vario tipo che tendono a strutturare in negativo lo sviluppo della personalità del minore.

Dopo aver esaminato questi problemi nella prima parte, nella seconda parte il libro mette a fuoco le tematiche dello sviluppo correlate ai processi di apprendimento e di formazione. Il discorso narrativo si snoda e si articola su due prospettive: quella di tipo pedagogico-didattico e quella di tipo giuridico-normativo, le quali poi si richiamano dialetticamente, si intrecciano a contrappunto e si legittimano a vicenda.

Questa monografia, insieme alle altre due, "Scuola 2000" e "Handicap e Scuola", completa un insieme di proposte educative riferite al recupero dei soggetti svantaggiati. Presi globalmente i tre saggi costituiscono una trilogia dell'utenza debole.

Perciò il libro è rivolto alle persone responsabili delle più importanti istituzioni sociali: la famiglia e la scuola. Esso dovrebbe servire come guida per i genitori e come vademecum per gli insegnanti e gli altri operatori della scuola.

Esso è rivolto alle cooperative, ai gruppi e alle associazioni che operano nel sociale e a chiunque si occupi di educazione, istituzione e riscatto sociale ed umano dei soggetti più deboli.

Felice Moro ha una lunga esperienza scolastica alle spalle. È stato prima maestro elementare, poi docente di materie letterarie nelle scuole secondarie e infine dirigente scolastico. In questa veste ha realizzato molteplici esperienze culturali organizzando iniziative di formazione e aggiornamento per docenti e dirigenti delle scuole di ogni ordine e grado. È stato per molto tempo membro e coordinatore del GLH provinciale e lavorando in questo settore ha scoperto l'universo dell'handicap e la vocazione dei soggetti diversi. All'impegno pratico nella scuola ha sempre unito la passione per la ricerca e l'interesse per lo studio che coltiva anche dopo aver lasciato il servizio scolastico attivo. Nel 1999 ha pubblicato il testo "Scuola 2000 - Continuità e curricoli nella scuola di base" e nel 2001 "Handicap e Scuola - 25 anni di integrazione dei soggetti disabili", entrambi per i tipi della casa editrice Franco Angeli.