Medicine non convenzionali e pluralismo sanitario.

Guido Giarelli

Medicine non convenzionali e pluralismo sanitario.

Prospettive e ambivalenze della medicina integrata

Edizione a stampa

32,00

Pagine: 336

ISBN: 9788846465245

Edizione: 1a edizione 2005

Codice editore: 1341.1.8

Disponibilità: Discreta

Un nuovo fenomeno sanitario e sociale sta cominciando a svilupparsi in Europa e in Italia con sempre maggior evidenza: la cosiddetta medicina integrata . Ma è soprattutto negli Usa che, nel corso degli ultimi anni, sta avvenendo una trasformazione sociale profonda nell'assistenza sanitaria: non soltanto sempre più persone si rivolgono a quella che viene chiamata medicina alternativa e complementare , ma un numero crescente di medici ha iniziato a mostrare interesse verso questa medicina, fino a poco tempo fa considerata "marginale", tentando percorsi inediti di integrazione con la biomedicina.

La nuova medicina integrativa , come qui viene chiamata, ha guadagnato così quote sempre più ampie del mercato sanitario americano, incontrando il favore crescente di un pubblico insoddisfatto ed in crisi di fiducia verso il sistema sanitario convenzionale; invadendo la stampa, i mass media, gli scaffali delle sezioni delle librerie e delle biblioteche dedicati alla medicina; conquistando i favori crescenti del mondo politico e delle associazioni sanitarie e ottenendo finanziamenti ingenti nel mondo della ricerca medica e scientifica.

Le questioni che questo nuovo fenomeno solleva sono molteplici. A livello clinico, come cambia il modo di concepire l'incontro terapeutico? Come si trasforma la relazione medico-paziente? A livello organizzativo: come si modifica la vecchia divisione del lavoro sanitario basata sulla gerarchia professionale e specialistica? A livello di sistema sanitario: quali effetti produce la medicina integrata in un contesto che, tendenzialmente, torna ad essere pluralistico dopo un secolo di egemonia biomedica? Più in generale: è possibile una valutazione scientifica delle medicine non convenzionali? Quali effetti comporterebbe il loro inserimento nella formazione medica? E in che cosa consiste l'ambivalenza di fondo dei processi d'integrazione? Sono soltanto alcune delle molte domande cui questo libro cerca di offrire qualche risposta sulla base di un approfondito e documentato lavoro di ricerca condotto negli Stati Uniti secondo una prospettiva comparata.

Guido Giarelli , Ph.D. allo University College di Londra, è docente di Antropologia sociale e Sistemi sanitari comparati ed è coordinatore didattico del master in Valutazione della qualità dei servizi socio-sanitari presso l'Università di Bologna. È stato presidente della Società Italiana di Sociologia della Salute (SISS) e ha svolto attività di ricerca, consulenza e formazione in Africa, Brasile, Gran Bretagna, Svezia e Usa. È membro dell'Osservatorio sulle Medicine Non Convenzionali della Regione Emilia Romagna. Ha pubblicato, tra l'altro, Medicina africana e sviluppo professionale (Bologna, 1995), Sistemi sanitari. Per una teoria sociologica comparata (Milano, 1998) e Il malessere della medicina. Un confronto internazionale (Milano, 2003


Mary Ruggie, Presentazione
Guido Giarelli, Prefazione
Ritorno al futuro: il riemergere delle medicine non convenzionali
(Descrizioni: un fenomeno sociale di rilevanza internazionale; Classificazioni: un universo polimorfo dagli incerti confini; Causazioni: insoddisfatti o creativi?)
Bio-medicina e medicine non convenzionali tra ergonomia e pluralismo sanitario
(I sistemi sanitari all'epoca del pluralismo competitivo; Il fenomeno del settarismo e il sorgere dell'ortodossia medica; Il consolidamento dell'egemonia biomedica e le medicine "marginali"; Due casi di professionalizzazione dell'ortodossia: osteopatia e chiropratica; La crisi della bio-medicina e il movimento per la salute olistica)
Forme e problemi della nuova medicina integrata
(Dall'ostilità all'integrazione: gli atteggiamenti della comunità medica; Forme di integrazione nel contesto ospedaliero; Forme di integrazione nel contesto territoriale; I tre livelli-problema dell'integrazione)
La dimensione clinica dell'integrazione: ripensare l'incontro terapeutico
(Una medicina integrata evidence-based?; La valutazione integrata del paziente; Tra consumerismo e partnership terapeutica; Malpractice e gestione del rischio clinico; Un consenso informato obbligatorio per le MNC?)
La dimensione organizzativa dell'integrazione: verso una nuova divisione del lavoro sanitario
(La divisione gerarchica di tipo professionale; L'espansione del continuum del lavoro sanitario; Il community health care management; L'équipe multiprofessionale e interdisciplinare)
La dimensione strutturale dell'integrazione: un sistema sanitario a "pluralismo gestito"?
(Il problema della legittimazione della medicina integrata; Regolamentazione statale o autoregolamentazione professionale?; Opinione pubblica, mass media e nuovi movimenti sociali; Complesso sanitario-industriale e mercificazione delle MNC)
Il dibattito sulla valutazione scientifica delle MNC e il problema della formazione medica
(Stakeholder e politica della ricerca sulle MNC; Il metodo sperimentale è applicabile alle MNC?; Sfide metodologiche e domande di ricerca; Dalla gerarchia alla "casa delle evidenze": verso un pluralismo metodologico?; La sfida della formazione medica integrata)
Conclusioni. L'integrazione ambivalente
Marco Biocca, Postfazione. Il caso italiano: quale medicina integrata
Appendici
(Elenco delle interviste effettuate; Schede informative sulle medicine non convenzionali).

Contributi: Mary Ruggie

Collana: Salute e Società

Argomenti: Salute, società, medicina del lavoro - Sociologia della salute

Livello: Studi, ricerche

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